La minestra della sera, è l’ultimo e nuovo consiglio dal mio nutrizionista per perdere peso facile, introduci poche calorie, ti sazi e dimagrisci.
Da quando ho iniziato a prendermi cura di me, la sera ha cambiato sapore. Prima erano cene pesanti, piatti colmi di cose complicate, spesso fatte più per gola che per fame vera. Adesso invece, ascolto il mio corpo. E una delle scoperte più importanti di questo nuovo percorso è proprio questa minestra di riso: semplice, leggera, calda e confortante.
Mi sazia senza appesantirmi e mi aiuta a chiudere la giornata con una carezza, non con un macigno nello stomaco. Il nutrizionista me l’ha spiegato chiaramente: introdurre poche calorie alla sera è fondamentale per dimagrire senza patire la fame. Questo piatto ha pochissimi ingredienti, quasi nessun grasso, eppure ti avvolge come un abbraccio, riempie il vuoto con pochissimo. Non è solo nutrizione, è una vera coccola per l’anima quando hai voglia di qualcosa che ti scaldi, che ti faccia sentire “a casa”
Io la preparo spesso in anticipo, così quando rientro la sera non devo pensare a niente: solo riscaldarla, versarla in una ciotola grande e concedermi 10 minuti tutti per me, davanti a qualcosa che mi fa bene, che mi fa sentire forte e in cammino verso il mio obiettivo.
Inizio sempre mettendo a bollire l’acqua in un pentolino medio. Quando l’acqua sobolle appena, verso dentro il riso e abbasso subito la fiamma: la regola d’oro è far cuocere tutto lentissimo, senza fretta, per dare al riso il tempo di rilasciare il suo amido naturale e rendere la minestra cremosa, anche senza nessun grasso aggiunto. Mentre il riso cuoce, mescolo ogni tanto con un cucchiaio di legno, facendo attenzione che non si attacchi al fondo.
Dopo circa 15-18 minuti il riso comincia a diventare tenerissimo e l’acqua si addensa leggermente, trasformandosi in quel brodino vellutato amo da impazzire. Se vedo che si asciuga troppo, aggiungo ancora qualche cucchiaio d’acqua calda.
A fine cottura, aggiusto di sale con la punta delle dita, pochissimo, solo quanto basta per non sentirlo lo sciapo. Se voglio spargo sopra un po’ di prezzemolo tritato freschissimo, oppure un’idea di dado vegetale naturale, fatto in casa senza oli. Mai esagerare: la forza di questa minestra è la sua purezza, la sua leggerezza totale.
Quando è pronta, la verso in una ciotola profonda, la lascio intiepidire qualche secondo e poi l’assaporo piano, cucchiaio dopo cucchiaio. E’ una specie di rito di gratitudine verso me stessa, per aver scelto di amarmi un po’ di più ogni sera. E mentre mangio, sento che il corpo e la mente si accordano sullo stesso pensiero: “sto meglio. Sto andando bene.”
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