Continua l’avanzata del Covid, il quale mette paura agli abitanti di tutto il mondo che cercano di ritrovare un pizzico di serenità. In queste ore sono state annunciate anche delle nuove regole che riguardano il mondo della ristorazione.
Era marzo 2020 quando Giuseppe Conte a reti unificate parlava al popolo di pandemia, una parola che da tempo non veniva impiegata nel pieno del suo significato così per come era stata concepita. Una minaccia arrivata con il Covid che ha messo a dura prova le persone in tutto il mondo, cambiando e condizionando così in toto la loro vita. Il semplice approccio agli altri non è più lo stesso, così come ha assunto un significato diverso anche quello che un tempo davamo per scontato, ad esempio un caffè al banco.
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A essere pesantemente colpita dalle restrizione dettate al fine di mantenere e prevenire il contagio è stata la ristorazione, in Italia e anche negli altri paesi del mondo. Adesso che per molti è ricominciato un lento ritorno alla normalità, ecco che arriva la notizia che nessuno si aspettava e che mette in allarma ogni persona nel mondo.
Covid, la paura non si arresta: le novità
Durante gli ultimi mesi, almeno in Italia, è caduto lo Stato di Emergenza dettato dal Covid-19 e insieme ad esso quasi tutte le “obbligazioni”, come un allentamento sulla somministrazione vaccino, l’addio alle mascherine e il Green Pass che un tempo era necessario anche per consumare al chiuso in un qualsiasi locale oltre che all’aperto.
Infatti, è bene ricordare che l’allerta Covid non è mai calata, ma semplicemente il virus è entrato nella sua fase endemica insieme ad una convivenza da mettere in atto con il Coronavirus, sperando che ne presto questo terrore svanisca.
Eppure i casi continuano a cresce, molti non sempre denunciati, ma la situazione sembrerebbe essere ormai giunta al collasso per Pechino e altre città della Cina, qui dove il Governo è tornato a “invitare” (per certi versi imporre) ai cittadini di stare in casa e uscire solo se è realmente necessario. Al tempo stesso, cambiano di nuovo anche le regole per la ristorazione.
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Torna il “coprifuoco” per i ristoratori
Le notizie che arrivano dalla Cina non sono delle migliori, dato che i casi di contagio sono arrivati a 962 con 3 morti per Covid registrati la scorsa settimana, tendo bene in mente che l’obiettivo è quello di portare all’estinzione il virus con l’obiettivo 0 Covid (ovvero zero casi ndr).
Quanto appena detto e illustrato ha messo la Cina ancora una volta davanti un’emergenza sanitari da gestire prima che diventi di dimensioni enormi a livelli pandemici, così come era avvenuto nel 2020. Sulla base di tale motivazione la regola e obiettivo 0 Covid ha spinto il Governo cinese a ristabilire degli orari massimi di apertura dei ristoranti al pubblico e non solo. Nei centri commerciali, infatti, è stato eliminato fino a data da destinarsi il servizio ai tavoli per i clienti.
Solo un calo dei casi e l’azzeramento delle vittime potrà permettere alle autorità sanitarie della Cina e al Governo di eliminare questo ulteriore status di restrizioni e celato lockdown per la nazione.
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