Come comportarsi nel caso dell’acido folico, quali sono le possibili controindicazioni che potrebbero sorgere in merito alla sua assunzione.
L’acido folico è consigliato in molte situazioni. Ad esempio le donne incinta non possono fare a meno di prenderlo, su raccomandazione prima di tutto del loro ginecologo. Questa sostanza è inquadrabile con la vitamina B9 e ci sono dei rilievi ufficiali che collegano la sua assunzione con una più accresciuta produzione dell’ormone della fame e della grelina, che è l’ormone al quale è collegato invece il peso corporeo.
E l’acido folico è assumibile in qualità di integratore. In questa specifica forma però può comportare due effetti collaterali, confermati da altri studi appositi. Si tratta di un abbassamento della produzione naturale di insulina nell’organismo e di un contemporaneo aumento del senso di fame. Tutto ciò avviene ovviamente se l’acido folico viene assunto in quantità elevate.
Acido folico, le cose che bisogna conoscere
Per fortuna le situazioni in cui tutto questo potrebbe avvenire sono alquanto rare. Per l’appunto ci vorrebbe una ipervitaminosi, cioè una assimilazione oltremodo smisurata di vitamine per avere gli effetti descritti. Va detto che quando si tratta di prendere vitamine, integratori e simili è sempre bene chiedere un consulto ad un esperto medico o ad uno specialista dell’ambito interessato.
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Casi acclarati in cui l’acido folico risulta essere importante sono quelli che riguardano elevati livelli di omocisteina e sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS), condizione esclusivamente femminile. In generale si dovrebbe procedere con moderazione sempre, badando sempre bene a non esagerare né nell’uno né nell’altro senso.
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Cautela sempre
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Per fare un esempio banale, prendiamo come riferimento la frutta. Essa è indispensabile nel novero di una corretta alimentazione. Ogni giorno dovremmo assumere della frutta per il nostro benessere, perché contiene vitamine, minerali, fibre, antiossidanti e tanto altro. Ma se mangiamo troppa frutta avremo come effetto collaterale un senso di pienezza e dei fastidi di stomaco. Questo per dimostrare che anche ciò che fa bene, nelle quantità sbagliate, alla fine può finire con il fare male. E lo stesso vale per le vitamine.
