Negli ultimi anni le intolleranze alimentari hanno preso il sopravvento e in primis troviamo l’intolleranza al lattosio, il principale zucchero contenuto nel latte e nei formaggi freschi.
Per molti, quindi, i formaggi freschi divengono in terreno minato ed è proprio per questo che molte case produttrici di latticini, hanno messo sul mercato sempre più prodotti senza lattosio. La Galbani, ad esempio, che ha immesso una versione speciale della mozzarella Santa Lucia, crescenza, del mascarpone che non vedono la presenza di questo zucchero. Così come anche la Granarolo ed il latte Accadì. Ad esprimersi in merito al consumo di questi latticini è stata proprio la Granarolo che ha asserito: “Accadì Senza Lattosio è una delle linee che sta maggiormente crescendo a livello di performance di mercato. Questi latticini sono particolarmente apprezzati anche da chi è sensibile ad altre intolleranze alimentari, come ad esempio i celiaci. Ad esempio il Philadelphia Kraft che ha integrato la propria linea per seguire le richieste dei consumatori”.
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Assumere a dismisura latticini con assenza di questo zucchero può comportare dei disagi in quanto l’assunzioni di piccole dosi di lattosio va a produrre l’enzima che è in grado di digerirlo. A spiegarlo è Michele Sculati, medico e specialista in scienza dell’alimentazione. “Se si elimina totalmente dalla dieta, paradossalmente, l’intolleranza si aggrava. Se l’intolleranza non è grave è meglio mantenere nella dieta il maggior numero possibile di alimenti tollerati, incluso un po’ di lattosio, pena un paradossale peggioramento del problema. È plausibile che ne soffra un 30% circa della popolazione, anche se probabilmente la forma lieve del disturbo sembra ancora più frequente. L’intolleranza è legata alla quantità di latte consumato, e può presentarsi in forme diverse, c’è chi semplicemente trova il latte non delattosato poco digeribile, e chi non può consumarlo senza stare male”.
Dal gonfiore addominale, alla flatulenza, al dolore e diarrea, questi sono i sintomi di chi è intollerante al lattosio e sono dovuti al fatto che la flora intestinale fermenta questo zucchero che non viene digerito per mancanza dell’enzima lattasi. Questi disturbi avvengono solo se si consumano formaggi freschi, quelli stagionati per un periodo superiore ai 12 mesi di solito sono ben tollerati. Sculati spiega infatti che durante la stagionatura il lattosio si riduce.
Per quanto riguarda lo yogurt: “è un prodotto che per sua natura nasce attraverso la fermentazione e in questo modo si riduce drasticamente la quantità di lattosio. In caso di intolleranza lieve può addirittura essere di aiuto perché lo yogurt ha un tempo di svuotamento gastrico più lento rispetto al latte, perché i fermenti scindono proteine e zuccheri in molecole più piccole e la lattasi ha un po’ più di tempo per svolgere i processi digestivi migliorandone la tollerabilità” – conclude il medico.
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