C’è un motivo molto valido in questo detto, e le cozze si mangiano nei mesi senza R per via di una motivazione assai concreta.
Le cozze si mangiano nei mesi senza R, e questa è un tradizione che trova ben poche eccezioni, riuscendo a rispecchiare in tutto e per tutto quella che è la qualità di questi molluschi. I quali sono tra i più apprezzati in assoluto. La cucina italiana prevede un largo impiego di cozze per tante ricette, che spaziano tra primi e secondi per tutte le stagioni. Ed ormai è possibile trovare le cozze in tutti i periodi dell’anno, grazie alle moderne rete di traffici commerciali.
Però non è la stessa cosa. Gustare delle cozze fresche di giornata è diverso rispetto a mangiare un prodotto che è stato importato dall’estero e che ha affrontato un viaggio lungo anche diverse ore. Può sembrare un qualcosa di poco conto, invece si fa sentire sulla resa finale. Ad ogni modo che cosa c’è di vero in questo imperativo e perché le cozze si mangiano nei mesi senza R?
Le cozze si mangiano nei mesi senza R, il motivo di questo detto
Ebbene, le cozze si mangiano nei mesi senza R perché casualmente questo modo di dire coincide con una funzione biologia importante che contraddistingue i molluschi che tanto ci piacciono. Infatti i mitili, da settembre a marzo-aprile, sono soliti essere soggetti alla riproduzione, che li porta ad essere disponibili in grandi quantità poi da maggio ad agosto. In realtà qualche eccezione la si fa a dicembre, quando però le cozze, per le festività di fine anno, sono per lo più importate da altre parti del mondo.
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Ad ogni modo il consiglio fornito a tutti è quello di controllare lo stato in cui le cozze si presentano. Esse devono essere ben lucide e senza alcun danno al loro guscio. E poi è sempre importante dare uno sguardo al Paese di produzione delle cozze, oltre che alla data in cui le stesse sono state raccolte ed a quella che indica invece il confezionamento.
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Le precauzioni da prendere nel mangiare le cozze
Ci sono nei rischi nel mangiare delle cozze che potrebbero essere contaminate. In questi casi le stesse potrebbero trasmettere i batteri della Salmonella e della Escherichia coli. Una cosa che può essere evitata anzitutto con una corretta conservazione in frigorifero, nel caso in cui dovesse passare qualche ora prima di cucinarle. Le cozze vanno tenute nella parte più fredda del frigorifero, ovvero quella situata in basso sopra ai cassetti per le verdure.
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Gli esemplari con gusci danneggiati od anche solo parzialmente aperti vanno buttati via. Prima di cucinare le cozze poi dovremmo porle per un paio di ore in acqua salata per fare in modo che spurghino tutte le impurità che hanno assorbito. Prevalentemente sabbia ma non solo.