Quali sono le quantità da seguire nel caso di accostamento tra legumi e diabete. Quanti può mangiare un diabetico a settimana.
Legumi e diabete, sarà capitato almeno una volta di sentirne parlare. Questi prodotti della terra possiedono delle proprietà nutrizionali in grado di contrastare questa che è una malattia in piena regola.
Tra l’altro il diabete è una delle patologie più diffuse che ci sia. Ed in effetti le cose stanno proprio così. Il contenuto di minerali, proteine e vitamine oltre che fibre ed antiossidanti è molto elevato in fagioli, lenticchie, ceci, piselli e simili.
Ed a tutto questo si accompagna anche un gusto eccezionale, garantito dai tanti modi di potere cucinare i legumi. Il diabete più diffuso è quello di tipo 2, che consiste in uno squilibrio tale da rendere cronica la presenza di zucchero nel sangue, con l’insulina che non riesce a smaltire gli zuccheri stessi perché non prodotta in quantità sufficienti.
Tutto ciò porta a delle conseguenze anche gravi sull’organismo, con problemi che si ripercuotono in particolare sul cuore, sul sistema nervoso, sulla vista e sugli occhi. Senza contare anche le ripercussioni che riguardano patologie e condizioni come l’obesità.
Per evitare tutto questo, assumere una dieta più equilibrata e compiere anche un minimo di attività fisica rappresentano le vie di uscita ideali.
Gli esperti nutrizionisti consigliano nello specifico un consumo di 30 grammi di legumi al giorno, per abbassare della considerevole percentuale del 33% il rischio di contrarre il diabete. Una quantità che corrisponde a 3 dosi a settimana.
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E questa affermazione è frutto di osservazioni dirette su migliaia di soggetti campioni, sottoposti a monitoraggio nell’arco di tempo di quattro anni.
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Chi consumava regolarmente fagioli e simili aveva effettivamente sviluppato maggiori possibilità di non contrarre questa patologia. Il legame fagioli e diabete quindi esiste ed è efficace. Possiamo cucinarli accompagnandoli con la pasta ed anche come contorno per diversi tipi di secondi piatti.
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