C’è un modo molto semplice e pratico per riproporre a casa nostra gli stessi profumi e sapori del caldarrostaro: basta fare le scelte giuste
Sapori e profumi che ci portiamo dietro sempre, dall’infanzia fino a quando cresciamo, abbiamo figli, nipoti o comunque una vita indipendente. Le lasagne al forno, lo spezzatino con le patate, la torta di mele…e le caldarroste.
Quelle belle, bollenti e leggermente bruciacchiate che solo i caldarrostari agli angoli delle strade e delle piazze in centro sapevano preparare. Come in Piazza di Spagna, meta in inverno di tanti turisti anche per questo.
Una magia che negli anni hai provato a replicare in casa, ma senza lo stesso successo. Oggi invece è possibile, senza perdere troppo tempo e con un risultato eccellente. Tutti penseranno che tu le abbia comprate, basterà mostrare la padella per dimostrare il contrario. E ti garantisco che bastano 15 minuti.
Il passo fondamentale, ancora prima della cottura, è scegliere la castagna giusta. In questo caso, visto che deve essere arrostita, punta sulla qualità e non sulla quantità. É vero, anche ai banchi del mercato i marroni costano più delle castagne classiche. Ma alla fine rendono anche meglio, quindi perché negarsi questo piacere?
Per non farsi fregare, basta controllare alcuni particolari. La buccia della castagna tradizionale si presenta marrone scuro, mentre quella del marrone ha un colore più rossiccio. Inoltre a livello di dimensioni, i marroni sono decisamente più grandi e polposi delle castagne.
Questo significa anche un sapore più intenso, una dolcezza più pronunciata e una consistenza diversa. Non a caso, se pensiamo alla pasticceria, esistono i marrons glacés e non le castagne glacés. Quindi il motivo l’hai capito benissimo.
E ora passiamo alla preparazione. Ci serve un chilo di marroni e una padella per le caldarroste, di quelle forate simili ai caldarrostari. Certo, loro hanno una potenza di fuoco diversa da quella dei nostri fornelli, ma possiamo rimediare.
Selezioniamo con cura le castagne da cuocere. Non devono essere intaccate o bucate, ma soprattutto al tatto non deve esserci aria tra la polpa e la buccia. Basta premerle leggermente tra le dita e si capisce.
Le laviamo accuratamente e le asciughiamo con un panno. In questo caso non c’è bisogno di lasciarle in ammollo, come per altre versioni delle caldarroste. La fase più importante è quella del taglio. Dobbiamo farlo sulla parte curva della castagna, in orizzontale, lungo almeno 3 centimetri incidendo la buccia ma non la polpa. In fondo è solo un fatto di manualità
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Poi prendiamo la nostra padella forata, non aggiungiamo acqua o altri liquidi e nemmeno grassi. Versiamo solo i marroni già incisi e lasciamo cuocere e fiamma moderata dai 25 minuti ai 40 minuti, in base a quante ne abbiamo preparate. Per 1 chilo basterà meno tempo. Unica accortezza, giriamole sovente con una pinza per cuocerle in modo uniforme.
Le caldarroste sono pronte, la polpa è rimasta soda e si sbucciano facilmente. Anche per questa volta la nostra missione è andata in porto
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