C’è uno studio che mette in risalto un aspetto a dir poco inquietante sui succhi di frutta. E che fa scattare una grossa allerta.
I succhi di frutta sono spesso considerati un’alternativa salutare alla frutta fresca, particolarmente apprezzati dai genitori che cercano un modo semplice per far consumare frutta ai propri figli.
In realtà, pochi consumatori sono consapevoli dei potenziali rischi legati a questi prodotti, che possono nascondere insidie ben oltre il contenuto di zuccheri aggiunti. Recentemente, un nuovo studio pubblicato dalla rivista “Salvagente” ha gettato nuova luce sui pericoli dei succhi di frutta.
Le analisi hanno portato alla luce dati preoccupanti riguardo alla presenza di contaminanti nei succhi venduti nei supermercati, mettendo in discussione la sicurezza di prodotti che molti ritengono sani e innocui.
I test condotti hanno esaminato 20 diversi marchi e tipi di succhi di frutta, analizzando sia il loro contenuto nutrizionale, sia la presenza di pesticidi e micotossine (composti tossici prodotti da alcuni tipi di muffe).
Succhi di frutta, perché sono nocivi
I risultati hanno mostrato che, sebbene le concentrazioni di questi contaminanti siano generalmente basse, molti succhi contengono tracce di diverse sostanze contemporaneamente. Pper quello che è un fenomeno noto come “effetto cocktail”.
I pesticidi trovati includono l’acetamiprid (un insetticida pericoloso per le api). Il pyrimethanil (un fungicida sospettato di avere effetti antiandrogenici e di inibire gli ormoni tiroidei). E l’ethirimol (un fungicida non più autorizzato in Italia, rilevato in quantità infinitesimali in un solo campione).
Nonostante le basse concentrazioni, il problema risiede nella combinazione di più residui, che potrebbe avere effetti dannosi sulla salute. A suggerirlo è uno studio dell’Università di Sherbrooke in Canada.
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Attualmente, non esistono studi sufficienti che possano rassicurare i consumatori sugli effetti combinati di tali residui, anche se presenti in dosi minime. Inoltre, per i succhi di frutta che sono mix di più frutti, la normativa non prevede soglie specifiche per i singoli pesticidi, complicando ulteriormente la valutazione della loro sicurezza.
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Un altro problema critico evidenziato dal test è l’aggiunta di zucchero, edulcoranti, dolcificanti, aromi e coloranti nei succhi di frutta, elementi che hanno influito negativamente sulla valutazione finale dei prodotti. E c’è lo sciroppo di glucosio-fruttosio, presente in alcuni succhi, che può causare interferenze con le funzionalità epatiche.
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E quindi i consumatori dovrebbero essere consapevoli dei potenziali rischi nascosti nei succhi di frutta e prestare maggiore attenzione alla composizione di questi prodotti prima di acquistarli e consumarli.