Ne abbiamo sempre sentito parlare in termini positivi, persino nelle pubblicità. Invece lo xilitolo, in certe situazioni, sarebbe molto nocivo.
Xilitolo, il nemico che non sapevamo di avere? Pare proprio di si, stando ad una rilevazione scientifica ufficiale. Pubblicizzato da anni come una sostanza in grado di preservare la salute dei denti, questo composto chimico sarebbe in realtà ben più pericoloso.
Secondo lo studio pubblicato sulla rivista scientifica “The BMJ“, il consumo regolare di xilitolo, che è un dolcificante spesso utilizzato come alternativa allo zucchero, potrebbe aumentare il rischio di infarto e ictus.
La ricerca, condotta da un team di esperti provenienti da diverse università e istituti di ricerca in Finlandia, ha analizzato i dati di oltre 30.000 adulti finlandesi seguiti per circa 10 anni.
I risultati hanno mostrato che coloro che assumevano regolarmente xilitolo avevano un rischio circa del 40% più elevato di sviluppare malattie cardiovascolari gravi come infarto e ictus rispetto a chi non lo utilizzava.
Gli autori dello studio hanno sottolineato che sono necessarie ulteriori indagini per comprendere meglio i meccanismi biologici alla base di questa associazione. Però gli stessi hanno evidenziato che il consumo di xilitolo, seppur diffuso come sostituto più sano dello zucchero, dovrebbe essere limitato, soprattutto per le persone con fattori di rischio cardiovascolare.
Lo xilitolo è un dolcificante naturale derivato da alcune piante e frutti, come betulle, more, lamponi e mais. È spesso utilizzato nell’industria alimentare e nella produzione di chewing gum, caramelle e altri prodotti da forno come alternativa allo zucchero tradizionale, poiché presenta un indice glicemico più basso e alcune proprietà benefiche per la salute, come la riduzione del rischio di carie dentarie.
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Tuttavia, questo nuovo studio mette in luce come un consumo regolare e prolungato di xilitolo possa avere effetti negativi sul sistema cardiovascolare. Gli esperti raccomandano quindi di limitarne l’uso, soprattutto per le persone con fattori di rischio come ipertensione, diabete o familiarità per malattie cardiache.
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Sarebbe bene sottolineare che lo studio non ha stabilito una relazione causale diretta tra l’assunzione di xilitolo e l’insorgenza di problemi cardiovascolari, ma ha evidenziato un’associazione statistica che necessita di ulteriori approfondimenti. Saranno necessarie ricerche future per confermare questi risultati e comprendere meglio i meccanismi biologici alla base di questa possibile correlazione.
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In conclusione, il consumo di xilitolo, pur essendo considerato una valida alternativa allo zucchero, dovrebbe essere moderato, soprattutto per le persone a rischio di malattie cardiovascolari. Ed è sempre bene consultare il proprio medico o un nutrizionista per ricevere consigli personalizzati sulla propria alimentazione e sulle scelte dei dolcificanti più adatti alle proprie esigenze di salute.
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