Perché si pensa, nell’accezione comune, che l’olio di semi sia negativo per la salute? Gli esperti in fatto di alimentazione ti dicono delle cose che forse non conosci.
L’olio di semi è spesso ostracizzato quando si parla di salute, con il solito noto olio extravergine d’oliva a prendersi tutta la ribalta delle scene. Tant’è vero che quest’ultimo è anche una colonna portante della Dieta Mediterranea, a sua volta inclusa nel novero dei beni mondiali patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco. Se però davvero facesse così male, smetteremmo di usare l’olio di semi.

Ci sarà pur qualcosa di buono in merito all’olio di semi, vero? Questa tipologia di olio è in realtà una macrocategoria, che include varie specialità di prodotti. Ad esempio l’olio di semi di girasole, quello di soia, quello di mais e quello di colza. Ed anche l’olio di arachidi è un esponente dell’olio di semi. Sempre parlando nel novero della salute, c’è un aspetto che riguarda quest’ultima che farà senz’altro piacere.
Olio di semi, i pro ed i contro del loro utilizzo
Infatti l’olio di semi è dotato di un elevato punto di fumo, e questo vuol dire che può sopportare temperature più alte prima di rilasciare sostanze nocive come l’acrilammide. Nell’olio di oliva tale temperatura è più bassa. Generalmente sono tutti sopra i 210°, contro i 200° dell’olio evo. Il sapore particolare dell’olio di semi lo rende poi migliore di qualunque altro per preparazioni come le fritture.
Al suo interno si trovano gli oli grassi insaturi, che se assimilati nella quantità consigliata dai nutrizionisti apporta dei benefici. Altrimenti ci saranno delle controindicazioni. Va anche detto che molto della qualità e delle proprietà nutritive dipende dalle varie tipologie di lavorazione.
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Ad esempio gli oli di semi raffinati. Al loro interno spesso sono incluse delle quantità in eccesso di acidi grassi omega-6, che favoriscono l’obesità e le infiammazioni nell’organismo. Questi vanno controbilanciati con una assunzione di omega-3 ed antiossidanti, che di contro abbondano nell’olio extravergine d’oliva.
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Quali sono i modi per evitare rischi
C’è anche un livello di ossidazione maggiore negli oli di semi, cosa che danneggia l’organismo. Per non correre rischi bisogna moderare l’impiego dell’olio di semi. In condizioni normali esso non fa male alla salute.

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Però, come ogni cosa – e questo succede pure con gli ingredienti sani e naturali – quando si eccede nel mangiare sorgono poi degli effetti collaterali per la salute. E comunque la scelta migliore sarebbe quella di scegliere degli oli di semi non raffinati, cosa che spesso è specificata sulle etichette.