L’uso del ‘dado’ in cucina, da sempre, dive gli amanti della cucina circa il suo utilizzo, ma nel mirino della bufera troviamo però Lorenzo Biagiarelli. Ecco perché.
Nel corso degli anni sono molti gli chef che hanno preso piatti tipici della tradizione culinaria italiana, e non solo, cercando di personalizzarli e dare loro un tocco diverso nel tentativo, magari, di enfatizzare un qualche sapore e quindi dare un nuovo tono al piatto in questione. Quanto detto, molto spesso, succede anche a Lorenzo Biagiarelli che in cucina cerca sempre di dare un tocco personale ai piatti realizzati che, qui, riscuotono sempre un grandissimo successo.
Questa volta, però, il piatto realizzato dallo chef convince solo parte degli utenti… il tutto a seguito di una scelta messa in atto dallo chef e che non sarebbe stata ben gradita da tutti. Si tratta, quindi, dell’utilizzo del ‘dado’ da cucina.
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Ebbene sì, questa volta la bufera si abbatte su Lorenzo Biagiarelli e l’utilizzo del dato da cucina nella ricetta del piatto da poco presentato così sui social: “Due etti di speck a dadini a rosolare in padella asciutta, quando sgrassa una cipolla a fette, un bicchiere di bianco, sale e pepe, copertina fuoco alto per dieci minuti. Bicchierone d’acqua, mezzo dado Bauer, altri dieci minuti. Mezzo kg di spätzle verdi, tre minuti a fuoco alto senza coperchio nel misturone, e poi pioggia di formaggio (qui Asiago Mezzano) in superficie, ad assorbire il brodo e a sciogliersi, senza mescolare, col coperchio”.
Il dado, infatti, in men che non si dica diventa oggetto di discussione sui social, qui dove sono molti ad essere intervenuti in modo negativo nei confronti appunto di tale ‘ingrediente’.
Nel corso degli anni sono state numerose le filosofie di pensiero sul dado e il suo utilizzo in cucina che, principalmente, è quello di ottenere in breve tempo un brodo per i nostri alimenti, in grado di esaltarne tutti i sapori del piatto realizzato, così come ha fatto Lorenzo Biagiarelli durante la preparazione della ricetta proposta ai fan sui social.
La diatriba sul fatidico utilizzo del dado poggia le sue radici sull’alto tasso di glutammato monosodico, un esaltatore di sapidità che sarebbe meglio evitare in cucina, motivo per cui è fortemente sconsigliato in particolar modo nei piatti destinati ai bambini. Inoltre, il dato è realizzato con ingredienti estratti chimicamente da scarti alimentari animali e vegetali.
Il consiglio da parte di molti chef e non solo, quindi, è quello di esaltare i propri piatti realizzando da sé un brodo e scegliendo in modo autonimo, quindi, gli ingredienti migliori per esaltare i sapori della ricetta che ci accingiamo a preparare.
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