Lorenzo Biagiarelli torna alla memoria alla Notte delle Bacchette, un momento particolare della sua vita, un evento impossibile da dimenticate e verificatosi proprio quando un tampone molecolare accertava l’arrivo del Coronavirus anche in Italia.
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Lo chef Biagiarelli si è lasciato andare a un momento nostalgico della sua vita, quando tutto è cambiato e il Coronavirus si accingeva a mettere il mondo sottochiave. L’attuale compagno di Selvaggia Lucarelli e chef di È sempre mezzogiorno nella sua pagina Instagram scrive: “Un anno fa. Un anno fa, più o meno a quest’ora, cominciava la Notte delle Bacchette. Le prime persone raggiungevano le Cantine Isola, in Sarpi, per i primi aperitivi, la coda fuori dalla Ravioleria Sarpi cominciava a rimpolparsi”.
Le foto per lo chef sono ciò che rimante di un momento felice trascorso in un posto che ama particolarmente in compagnia di persone che condividono la stessa passione dello chef per il cibo cinese. Un ricordo caratterizzato da frenesia, alla ricerca di un tavolo libero in un ristorante… Lorenzo Biagiarelli continua così il racconto di una vita normale che, adesso, sembra anni luce lontana da noi e della quale sentiamo davvero la mancanza: “Detto così sembra qualcosa di eccezionale. Invece era tutto ordinario, la norma, fuori da chinatown. Fuori dai ristoranti cinesi, giapponesi, lontano da chiunque avesse un taglio di occhi più fino, un accento più orientale”.
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Lorenzo Biagiarelli la notte delle bacchette | “A Codogno…”
Sono tanti i ricordi che balzano alla mente di ognuno di noi, e anche in quella di Lorenzo Biagiarelli che ricorda quella Notte delle Bacchette come un momento felice, lontano dalla memoria eppure così vicino. La particolarità di quel momento però è contrastata dall’avvio della pandemia in Italia, quando ancora tutto sembrava destinato a non toccare nessuno di noi: “Poco dopo la mezzanotte, quando al nostro tavolo rotondo al ristorante Xin Fu Ji si appoggiavano gli ultimi bicchieri macchiati di liquore alla prugna, un tampone molecolare individuava in uno sportivo di Codogno il paziente uno del nostro paese– continua Lorenzo Biagiarelli-. Era la fine di tutto, lo sapevamo tutti. Il nostro piccolo sogno era durato poche ore, ma che ore. Ore di vicinanza, di sbattimento, di locandine, di centinaia di locali…”
Un racconto che lascia senza parole i fan di Lorenzo Biagiarelli per via della rivelazione fatta dallo stesso chef e contenuta nei commenti al post che riguarda una racconta fonti per trovare materiale sanitario da spedire agli orfanotrofi di Xi’an, donazione alla quale è seguito l’aiuto che la Cina ha dato all’Italia con mascherine e camici per il personale sanitario. Lo chef, continua dicendo: “Nessuno è mai venuto a conoscenza di questa donazione, come nessuno ha saputo che, a distanza di poche settimane, ci sono stati restituiti con gli interessi in mascherine e camici, quando la Lombardia stava diventando l’inferno mentre le province lontane dallo Hubei erano quasi tornate alla vita di prima”.
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