Clamoroso lutto nel mondo della pizzata made in Italy, gli appassionati del food and beverage hanno da poco detto addio a uno dei simboli italiani della lotta antimafia. Il messaggio di dolore condiviso sui social in queste ore ha commosso il web.
Nel corso degli anni sono stati numerosi gli chef, imprenditori, e anche pizzaioli che hanno deciso di scendere in campo nella lotta contro la mafia, un esempio lampante è la storia raccontata da Natale Giunta che recentemente ha pubblicato il libro “Io non ci sto. Il coraggio di un uomo contro la mafia”.
In questi ultimi giorni, però, a lasciare senza parole gli amanti della cucina italiana è stato il drammatico lutto che ha colpito il mondo della pizza, ovvero la scomparsa del Pizzaiolo antimafia Michele Ammendola.
La notizia in questione ha già fatto il giro del web, lasciando tutti senza parole. Un addio che arriva all’improvviso, che sconvolge l’intera comunità e tutti i volontari che negli anni hanno dedicato la vita alla lotta contro la criminalità come ha fatto Michele Ammendola. Un doloroso lutto che per il pizzaiolo arriva alla vigilia del suo 46esimo compleanno, a seguito di un infarto che non gli ha lasciato scampo.
Il Pizzaiolo antimafia, infatti, negli anni aveva dato il suo valoro contributo anche all’associazione Libera, fondata da don Luigi Ciotti e ricordato dalla comunità bolognese per il suo grande e importante impegno nella lotta contro la mafia.
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A rompere il silenzio e parlare di Michele Ammendola e del suo impegno civile per la comunità di Bologna è stato anche il sindaco della città, Matteo Lepore, attraverso la pubblicazione di un lungo messaggio condiviso sui social e dove è possibile leggere: “Che brutto scherzo ci hai fatto Michele. Tu che ogni giorno pubblicavi le foto dei tuoi bimbi. Tu che mi hai bombardato con il tuo carisma e i tuoi fritti anticamorra, antiviolenza, anti fascismo. Tu che mi hai aperto il cuore in un giorno di primavera quando tutta l’Italia era chiusa per la pandemia. Mi hai buttato giù dal letto perché dovevamo assolutamente aprire un giardino per chi era più fragile e in casa non ci poteva stare”.
Erano ancora tanti gli impegni ai quali adempiere per Michele Ammendola, sia nel campo sociale che professionale, come lo stesso sindaco Lepore ricorda nel messaggio sopracitato: “Tu che ci hai convinto che era possibile. Che l’autismo è la sfida. La nostra sfida. Tu che hai fondato una cooperativa sociale, creato lavoro, combattuto la mafia. Tu si una cosa grande Miche’! E Bologna starà accanto ad Alessandra, Francesco e Luca. È l’impegno che ci prendiamo con te– conclude il primo cittadino-. Che la terra ti sia lieve, compagno. Un abbraccio a tutta la famiglia, la comunità della Pizzeria Masaniello e circolo La Fattoria, al Napoli Club e amici”.
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