Se mancano i camerieri che si fa? Si assumono dei robot al loro posto, così c’è risparmio totale su stipendio ed assistenza. Ma è una notizia pessima.
Mancano i camerieri? Nessun problema: un po’ come nella Rivoluzione Industriale, la manodopera può essere sostituita dalle macchine. A distanza di quasi trecento anni però cambiano i soggetti coinvolti pur non mutando la sostanza. C’è da fare i conti con una penuria di camerieri e di gente disposta a servire nei locali ed in sala. Ed allora chi di dovere scopre che può fare di necessità virtù affidandosi ai robot.
Nell’epoca della intelligenza artificiale che dilaga ormai ovunque, un passaggio come questo era inevitabile. Ci sono tanti gestori di ristoranti ed anche chef rinomati che per i loro locali denunciano la cosa; mancano i camerieri perché i giovani, a detta loro, non hanno voglia di lavorare e di sacrificarsi. Mentre l’altra metà del coro riporta come alcuni ne approfittino arrivando ad offrire la miseria di tre euro all’ora per una giornata lavorativa di dieci ore in totale.
Mancano i camerieri, ci sono i robot al posto loro
Il rimpiazzo inevitabile è accaduto in Corea del Sud, dove molti titolari di posti dove andare a fare colazione, pranzo e cena hanno scelto di sperimentare allo scopo di mettere una pezza a questa criticità.
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E la cosa è inevitabile perché il progredire scientifico e della tecnologia è rivolto sempre più ad inserire creazioni automatizzate per favorire le cose agli umani. A Seul e dintorni ci sono ben cinquemila e passa robot camerieri già funzionanti, che non hanno bisogno di ferie, stipendio, tutele varie, assicurazione sul lavoro e che al massimo si accontentano di qualche revisione una o due volte l’anno.
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La cosa è decisamente una brutta notizia
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