Una persona ha perso la vita per complicazioni dirette legate alla trasmissione del batterio della Listeria in un prodotto acquistato poco prima.
Si indaga su un caso purtroppo letale di listeria che ha colpito un uomo e che si è chiuso con la morte di quest’ultimo. Le analisi del caso compiute sul cadavere della vittima hanno portato alla conferma che la causa del decesso è da individuare per l’appunto in complicazioni legate alla presenza del batterio che provoca la listeriosi. Si pensa che anche le analisi svolte sul cibo che si sospetta abbia fatto da vettore per il batterio mostreranno un esito positivo.
Analisi che sono state compiute dal Sian (Servizio igiene degli alimenti e nutrizione) e del Servizio veterinario di Igiene degli alimenti di origine animale del Dipartimento di Prevenzione. Ed il cui esito non è ancora disponibile. Servirà un po’ di tempo, ma c’è una convinzione pressoché totale riguardo al fatto che le olive in salamoia mangiate da quest’uomo risultino contaminate dalla Listeria.
La persona deceduta era un uomo di 70 anni di Trani, in provincia di Barletta-Andria-Trani. Il decesso è accaduto lo scorso 3 aprile all’ospedale di Bisceglie con il ricovero. Le olive in salamoia sospette erano state acquistate regolarmente in un esercizio commerciale. Al sorgere del malessere che lo aveva colpito, e che purtroppo è degenerato fino alla morte, era scattato il ricovero al reparto di rianimazione.
Il ricovero è durato per una settimana circa prima del decesso. L’uomo è stato ricoverato in Rianimazione all’ospedale di Bisceglie dopo aver accusato i primi sintomi. E per diversi giorni l’anziano ha dovuto fare i conti con continue complicazioni e con condizioni sempre più gravi, fino al decesso.
Anche a causa del suo stato di salute che non poteva contare su di un sistema immunitario pienamente efficiente, alla fine c’è stato il tragico epilogo. Infatti avrebbero concorso a peggiorare il quadro clinico delle allergie alimentari delle quali l’anziano era affetto. In questa situazione, è facile che il batterio della Listeria sia riuscito a prendere il sopravvento senza troppi problemi.
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Batterio che riesce a proliferare facilmente nei cibi crudi o non sufficientemente cotti, come carne, salumi, verdure ed ortaggi, formaggi, latte non pastorizzato. Quando sottoposti a cottura, questi cibi portano il batterio della Listeria e di altri tipi a dissolversi. La temperatura consigliata è di 70° minimo per almeno 5 minuti continuati di cottura.
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Proprio le persone anziane, assieme ai bambini e ad individui affetti da malattie pregresse. Perché in tutti questi casi il loro apparato immunitario non è sufficientemente forte per riuscire a respingere l’influenza di agenti patogeni provenienti dall’esterno.
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Alla fine dello scorso mese di febbraio invece una donna è morta dopo avere mangiato della coppa con al suo interno sempre il batterio della Listeria monocytogenes.
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