Come è possibile perdere la vita in questo modo: un giovane mangia un piatto di pasta e muore. Il motivo scoperto giorni dopo.
Mangia un piatto di pasta e muore. La vicenda fa decisamente senso e pone molti interrogativi sul come sia possibile perdere la vita in maniera così assurda, per non dire stupida. Purtroppo per è successo per davvero e ha avuto come vittima un giovane, che era uno studente. Era stato lui a preparare il pranzo come fatto già tante altre volte. Il suo pasto era costituito da della pasta. Lui la mangia ma dopo avere gustato questo piatto muore.
E le forze dell’ordine che hanno indagato su questo tragico episodio hanno anche individuato la causa che ha scatenato questa spirale negativa, che si è conclusa nel modo peggiore possibile. Purtroppo è emerso il fattore decisivo tale da risultare fatale e da causare il decesso del ragazzo.
Mangia un piatto di pasta e muore, come è successa la tragedia
Il fatto si è verificato a Bruxelles, la capitale del Belgio, che vede anche una intensa attività didattica in grado di richiamare ragazzi da tutte le parti di Europa e del mondo per motivi di studio. La vicenda del ragazzo che mangia un piatto di pasta e muore risale ad ormai molti anni fa. Era il 2008 quando Charlie mise nel suo forno un contenitore di plastica contenente la pasta cucinata e mangiata il giorno prima.
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Come si è soliti fare con gli avanzi, questi erano stati raccolti e destinati ad essere consumati in un secondo momento. Già il giorno dopo il giovane aveva deciso di mangiare quello che era avanzato. A distanza di qualche ora però aveva iniziato ad accusare un malore, con i classici sintomi di una intossicazione alimentare. Questa situazione però permaneva anche nei giorni successivi, ma Charlie aveva deciso di non farsi visitare da un medico né di farsi controllare in ospedale. Se invece l’avesse fatto, molto probabilmente si sarebbe salvato.
La causa della morte
Ad essere fatale a Charlie era stato il bacilus cerdos, un batterio che colpisce gli alimenti che vengono lasciati senza una adeguata protezione. Il grave errore che è costato la vita a questo ragazzo era stato proprio quello di non proteggere il cibo mettendolo al coperto ed in frigorifero. Una cosa che è fondamentale fare proprio allo scopo di evitare delle contaminazioni batteriche. Invece con gli avanzi da mangiare più a lunga scadenza, tra una settimana od un mese, è tassativamente obbligatorio rivestire tutto quanto con della pellicola trasparente.
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O riporli in dei sacchetti di plastica per alimenti o in dei contenitori che non siano in vetro e conservarli in congelatore. Fatto sta che Charlie non aveva preso nessuna di queste precauzioni. Così il bacilus cerdos ha trovato le condizioni ideali per diffondersi e per are vita a delle infezioni rivelatesi infine letali. Lui è morto dopo tre settimane di agonia. Tutto ciò non diventa automatico con il cibo lasciato per un giorno a temperatura ambiente. Però anche solo mezza giornata può essere abbastanza per fare in modo che nel cibo cresca una colonia di batteri e di microrganismi dannosi tali da dare adito al manifestarsi di una intossicazione alimentare.