Quali sono le precauzioni da prendere per mangiare funghi in gravidenza annullando qualsiasi rischio per la futura mamma e per il feto.
Mangiare funghi in gravidanza, esistono delle possibili conseguenze che non andrebbero sottovalutate. Per quanto questi prodotti della terra siano buonissimi, in qualsiasi modo si scelga di cucinarli, ci sono delle potenziali ripercussioni sulla salute delle donne incinte.
Ed anche i bimbi che portano in grembo potrebbero pagare dazio del mangiare funghi in gravidanza. Questo non vuol dire che sia obbligatorio rinunciare a tali prelibatezze, anzi. Quel che è richiesto fare è solamente avere premura di prendere qualche utile precauzione.
Per mangiare funghi in gravidanza quindi ci vorrà un po’ di cautela. Per il resto rinunciarvi non sarebbe una buona idea perché comunque gli stessi possiedono diversi nutrienti, minerali e vitamine in particolar modo. E non sono calorici.
Però alcuni funghi possono essere tossici quindi le donne incinte sono tenute a controllare bene nel dettaglio la loro provenienza. Ed anche una cattiva conservazione dei funghi potrebbe favorire il sorgere di componenti tossiche al loro interno.
Mangiare funghi in gravidanza, quali si possono portare in tavola
I porcini vanno bene, purché per l’appunto ci sia la certezza che siano sicuri e ben cotti. Cosa che deve valere per qualunque altra tipologia di funghi. Anche il solo tenerli in mano per pulirli poi potrebbe dare adito a delle situazioni di rischio.
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In generale se una donna in dolce attesa dovesse soffrire di problemi di digestione allora si sconsiglia la assunzione di funghi a tavola. Comunque, dopo essersi accertati del fatto che i funghi sono sicuri e che siano stati cotti bene, le donne incinte potranno mangiare:
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porcini;
champignon;
chiodini (privati del loro gambo);
galletti.
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Se dovessero fare la loro comparsa evidenti sintomi di una intossicazione alimentare quali nausea, vomito, diarrea e dolori addominali, è importantissimo rivolgersi subito ad un medico od al pronto soccorso. Nel caso è utile anche portare con sé un campione della pietanza funghereccia appena mangiata.