È possibile mangiare l’anguria da parte di coloro che sono affetti da diabete? Il discorso è delicato e non andrebbe mai sottovalutato.
L’anguria è uno dei frutti estivi più amati e rinfrescanti, ma per le persone con diabete, la domanda sorge spontanea: posso mangiare l’anguria senza problemi? La risposta non è così semplice, in quanto dipende da diversi fattori.
In molti saranno a conoscenza del fatto che l’anguria è composta per circa l’92% di acqua, il che la rende un frutto piuttosto povero di calorie. Ma quello che è il frutto simbolo dell’estate per antonomasia contiene una quantità non trascurabile di zuccheri, principalmente glucosio e fruttosio.
Una porzione media di anguria (circa 150 grammi) contiene circa 12 grammi di zuccheri. Per una persona sana, questo apporto di zuccheri non rappresenta un problema. Anzi, l’anguria può essere un ottimo spuntino estivo, rinfrescante e idratante.
E per quanto riguarda chi soffre di diabete, l’ingestione dei zuccheri in questione deve essere gestita con attenzione?
Chi ha diabete può mangiare l’anguria?
L’indice glicemico (IG) è una misura che indica quanto rapidamente un alimento fa aumentare i livelli di glucosio nel sangue. I cibi con un alto IG vengono assorbiti più velocemente e causano quindi picchi più elevati di glicemia.
L’anguria ha un indice glicemico medio-alto, intorno a 72. Questo significa che, rispetto ad altri frutti come mele o arance, l’anguria tende a far aumentare più rapidamente la glicemia.
Quindi, per le persone con diabete, l’anguria deve essere consumata con moderazione e possibilmente in abbinamento ad altri alimenti con basso IG, come proteine o fibre, in modo da rallentare l’assorbimento degli zuccheri.
Ci sono alcuni consigli utili per le persone con diabete che vogliono godere dei benefici dell’anguria senza incorrere in problemi di gestione della glicemia:
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Consumare porzioni moderate di anguria, intorno ai 100-150 grammi per volta. Non esagerare con le quantità. Accompagnare l’anguria con proteine magre, come yogurt greco o formaggio fresco, per rallentare l’assorbimento degli zuccheri.
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Alternare l’anguria con altri frutti a basso IG come melone, fragole o kiwi. Monitorare attentamente la glicemia prima e dopo il consumo di anguria per valutare la risposta individuale.
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Nel caso di picchi glicemici, ridurre le dosi di insulina in base alla quantità di anguria consumata. Alla luce di tutto ciò possiamo evincere che le persone con diabete possono tranquillamente mangiare l’anguria, purché lo facciano con le dovute accortezze e in quantità moderate. Come sempre, la chiave è una gestione attenta e personalizzata della dieta.