Scandalo per Antonino Cannavacciuolo, una notizia che sta facendo discutere i media dato che qualcuno avrebbe usato in modo improprio il marchio dello chef, motivo per cui è scattata la denuncia.
Durante gli anni di carriera nel campo della ristorazione, mettendo in atto una lunga serie di successi che gli hanno permesso di diventare lo chef stellato che tutti oggi conosciamo, così come dimostrato anche dall’arrivo della terza stella per il ristorante Villa Crespi.
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Il brandi di Cannavacciuolo durante gli anni di carriera, insieme alla moglie, ha costruito un importante brand, rinomato in tutto il mondo, annoverato come uno dei simboli della cucina made in Italy… un brand che fa gola a molti e che, ovunque viene affisso, richiama persone curiose e appassionate di cucina. Infatti, sotto questo punto di vista ecco che arriva una denuncia depositata non molto tempo fa a seguito di fatti che si sono verificati tra il 2018 e il 2019.
Marchio Cannavacciuolo nella bufera
A tenere banco nel mondo del web troviamo la notizia su Cannavacciuolo che è stata diffusa da Il Resto del Carlino ma anche dal portale di Napoli News, qui dove si fa riferimento al processo che sta per iniziare a carico di tre persone, un sessantatreenne bresciano e due cubani, che avrebbero usato impropriamente il brandi dello chef stellato campano.
I tre uomini in questione, dunque, sono chiamati a rispondere del reato che fa capo all’articolo 473 del Codice Penale, ovvero Contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell’ingegno o di prodotti industriali.
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L’amara scoperta per Cannavacciuolo
Come spiegato precedentemente, i fatti in questione risalgono ad un lasso di tempo che va da settembre 2018 a dicembre 2019, periodo per il quale i tre uomini in questione sono stati denunciati ai carabinieri per far scattare le indagini necessarie per accertare il reato e procedere con un processo.
Al momento si conosce ben poco dell’accaduto e, almeno per il momento, Cannavacciuolo non ha commentato l’accaduto, le uniche cose che la cronaca nera ha reso noto riguarda il modo in cui lo chef è venuto a scoprire quanto stesse succedendo. A segnalare l’uso improprio del brand Cannavacciuolo, dunque, è stata un’amica dello chef attraverso i social network. Una segnalazione arrivata su Facebook e che così ha fatto scattare la denuncia e le indagini realizzate dai militari dell’arma che oggi sono oggetto di un processo giuridico al vaglio di un giudice che ne accerterà eventuali condanne.
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