Marco Bianchi ha deciso di mettere in gioco sé stesso mostrando il nuovo talento che ha scoperto di avere durante la quarantena, il quale gli ha permesso di firmare un’opera prima inedita e che permette ai fan di conoscere lo chef in modo diverso. Ecco di cosa si tratta.
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In varie occasioni abbiamo avuto modo di raccontare come Marco Bianchi nel corso della sua carriera sia stato in grado di realizzare tutti i suoi sogni professionali, tutti legati all’ambito culinario e alla ricerca scientifica che lo chef porta ogni giorno nelle case dei propri fan. Nei mesi, infatti, Marco Bianchi sempre più spesso attraverso la sua pagina Instagram ha raccontato il modo in cui poter magiare bene i n tavola, ma senza mai rinunciare al gusto… e fare in modo che ‘mangiare’ continui a essere un grande piacere per i più piccoli, che spesso fanno fatica a imparare a mangiare tantissimi alimenti da loro ritenuto ‘poco buoni’.
Non a caso, ecco che durate la quarantena, Marco Bianchi vivendo molto più a stretto contatto con la figlia Vivienne ha cercato di far tesoro anche dei momenti trascorsi in cucina, grazie ai quali è nato un nuovo libro a firma dello chef ma realizzato ad hoc per i più piccoli.
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In questi giorni abbiamo avuto modo di vedere Marco Bianchi impegnato nella realizzazione di un nuovo libri, ma questa volta destinato ai più piccoli affinché possano imparare a mangiar bene fin da subito e senza perdere la magia della fiaba.
Non a caso, lo chef ha deciso di pubblicare un’illustrazione del libro nella sua pagina Instagram che presenta poi così: “Sarà perché l’ho dedicato a mia figlia Vivienne. Sarà perché c’è tanto del mio amico @nicolo_canova , illustratore dal cuore grande che stimo alla follia. Sarà perché è nato in un periodo storico che ricorderemo per sempre. Sarà perché è stato completamente sviluppato, discusso e creato a ‘distanza’, in Smart working. Sarà perché è il mio primo libro per bambini. Sarà perché è sempre la prima volta, quando ricevi la prima copia. Insomma, oggi ho pianto un bel po’. Di gioia. Grazie a tutto il mio gruppo di lavoro!”.
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