La marmellata si trova sulle tavole di tanti di noi, ma attenzione a quella che acquistiamo se di provenienza industriale.
Marmellata, che passione. Ma occhio a quella che acquistiamo. Infatti un test di laboratorio su 16 marche diverse ci mette in guardia da quelli che possono essere i rischi che possiamo correre. K-Tipp, una rivista per i consumatori svizzeri, ha compiuto delle analisi approfondite riscontrando la presenza di 15 tipi di pesticidi in quasi tutti i campioni passati al vaglio.
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In totale, in 10 chili di marmellata di fragola e di albicocca, i ricercatori hanno anche misurato quale fosse il contenuto di frutta effettivo presente in questi prodotti industriali. Ebbene, l’unica marca a salvarsi è quella di Lidl, con le albicocche bio. Soltanto in questa non si trovavano residui di pesticidi.
Tra l’altro è anche uno degli articoli più economici sia dell’intero lotto che di tante altre marche non bio. Proprio quelle più costose sono risultate anche quelle maggiormente contaminate: si tratta della ‘confettura di fragole Räber Amsel-Spitz’ e di quella denominata ‘fragole Globus’.
In entrambe c’erano residui di 6 pesticidi. In totale sono invece 15 i tipi di prodotti chimici, diserbanti o fungicidi riscontrati. E dieci di questi vengono ritenuti come potenzialmente pericolosi per l’uomo, se assunti in maniera continuata. Occhio anche alle marmellate di albicocche di Bonne Maman, esaminate in un altro test dalla rivista italiana ‘Il Salvagente’.
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Tra le sostanze nocive più presenti figurano iprodione ed acido fosfonico. La prima è ritenuta “probabilmente cancerogena”, la seconda è pericolosa anche per animali ed ambiente oltre che per l’uomo. Pecche importanti ci sono pure nel contenuto di frutta dichiarato, che in alcuni casi è risultato invece inferiore.
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Questi gli esempi più eclatanti:
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Anche la rivista ‘Il Salvagente’ aveva compiuto un test simile, nello scorso mese di gennaio. Per quanto riguarda il nostro Paese, erano finiti sotto alla lente del microscopio i vari Coop, Conad, Esselunga, Lidl, Eurospin, Lidl, Zuegg, Santa Rosa, Alce Nero, Ecor, Rigoni ed altri. E tutto quanto è rientrato per fortuna nel novero della normalità e della sicurezza.
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