Massimo Bottura torna davanti le telecamere televisive per segnalare una situazione che è ormai diventata davvero tragica con livelli molto preoccupanti.
Nel corso degli anni abbiamo avuto modo di vedere Massimo Bottura impegnato in vari progetti umanitari e sociali, come successo nel caso del laboratorio Tortellante, nato insieme al figlio Charlie e non solo. Uno dei più grandi progetti proposti da Massimo Bottura è Food for Soul, il quale si pone in campo contro la lotta allo spreco alimentare.
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Un progetto culturale che Massimo Bottura ha realizzato e che ad oggi coinvolge una lunga serie di persone, attraverso il quale ha fornito il suo aiuto e supporto a coloro che ne avevano davvero bisogno.
“La situazione è tragica”
Ebbene sì, Massimo Bottura è tornato a parlare di preso alimentare durante una lunga intervista rilasciata a Che Tempo che Fa, ospite di Fabio Fazio parlando della sua Osteria Francescana come una “bottega rinascimentale” dove viene fatta cultura e dove per la quale Massimo Borttura dichiara: “Siamo ambasciato dell’agricoltura, siamo agenti di turismo, facciamo formazione e adesso anche e il sociale”.
Massimo Bottura, inoltre, ecco che torna a parlare anche del modo in cui il mondo è ormai vittima dello spreco alimentare, punto nevralgico anche della azioni messe in atto dalle Nazione Unite e tema per il quale lo chef stellato è anche ambasciatore, dato che lo “spreco” ad oggi sta contribuendo a modificare il nostro pianeta. Infatti, il cuoco simbolo della cucina italiana nel mondo, interpellato da Fabio Fazio, su tale delicato tempo ha rivelato: “La situazione è tragica, produciamo del cibo per circa 12miliardi di persone, siamo circa 7miliardi e mezzo sul pianeta, di cui 170milioni di persone soffrono la fame. Sprechiamo il 33% di quello che produciamo… e circa 1.3bilioni di tonnellate ci cibo. Questa è una cosa in accettabile oggi”.
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Il record di Massimo Bottura contro lo spreco
Successivamente, Fabio Fazio pone l’attenzione su quella che è la fondazione e l’iniziativa proposta da Food for Suol, attraverso la quale Massimo Bottura ha salvato dalle discariche 670 tonnellate di cibo, trasformandoli in pasti per 850 persone.
Lo stesso chef ha poi continuato così il suo racconto: “Il nostro è un progetto culturale bastato su due scopi: la lotta allo spreco alimentare e all’isolamento social, attraverso il potere della bellezza, il valore dell’ospitalità e la qualità delle idee”. Inoltre: “Congiungiamo refettori (il primo nel 2015 ndr) e volontari in tutto il tutto il mondo, in queste sette anni abbiamo univo 105mila volontari e chef in tutto il mondo”.
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