Si è conclusa qualche giorno fa la prima edizione di Masterchef All Stars, che ha visto trionfare Michele Cannistraro, campione in cucina ed in sella alla moto. Prima di partecipare a Masterchef Italia, stagione nella quale si classificò all’ottavo posto, il “cannibale di Rozzano” ha vinto numerose competizioni su due ruote.
Michele è nato nel 1980 a Rozzano in provincia di Milano da genitori di origini meridionali. Inizialmente la sua professione era quella di capocantiere, occupazione che ha definitivamente lasciato per diventare personal chef. Attualmente tiene anche corsi di cucina presso la scuola Zodio. Ha due splendide figlie ed è sposato con Marzia: le sue donne sono state il motore che lo ha portato alla vittoria. Tra le sue passioni, oltre a quella per le moto trasmessagli da suo padre, ci sono i tatuaggi. Cannistraro è molto attivo sui social ed ha di recente dichiarato di ispirarsi a Cannavacciuolo nella elaborazione dei suoi piatti. Tra i suoi cavalli di battaglia figurano le costine del Cannibale, cotte a bassa temperatura, marinate due volte, grigliate ed affumicate.
E’ proprio un piatto a base di carne che ha lasciato stupefatti i giudici di Masterchef All Stars tanto da convincerli ad assegnargli la vittoria. Un pezzo di carne tomahawk servita con una salsa all’osso buco, definita da Cannavacciuolo “perfetta”. Una finale non facile per Michele, che ha saputo reggere la pressione in modo esemplare. Non solo per il ritmo frenetico della preparazione del menù, ma anche a causa dell’ostilità dei compagni di avventura in balconata che non gli hanno risparmiato critiche.
Pochi sostenitori e tanti nemici, che hanno tentato spesso di metterlo in difficoltà preferendogli dichiaratamente gli altri avversari, particolarmente Simone. In più di una occasione infatti gli ex concorrenti, in particolare Alida, commentavano ad alta voce le sue mosse, anche prendendolo in giro. “Sei bambini, ma guardali!” ha sbottato Michele ad un certo punto della competizione, ma l’intervento dalla balconata di Maradona Youssef lo ha riportato alla concentrazione.
Applausi per gli altri, silenzio per Michele che sussurrava la sua rivincita, poi divenuta realtà. “Pur non sapendo quale significato dare al loro atteggiamento, ammetto però che si tratti di una reazione accettabile. Nelle ultime settimane io per primo non ho voluto aver niente a che fare con loro. Mi concentravo esclusivamente sul mio percorso, andando avanti per la mia strada, da solo. Non me la sentivo di fingermi amico per poi pensare a come ostacolarli in cucina” ha dichiarato Michele dopo la vittoria. Una proclamazione senza grande partecipazione dei suoi ex compagni di avventura, che si sono stretti attorno agli altri due finalisti senza congratularsi con lui.
Tranne qualcuno, Michele ha ricevuto solo i complimenti dei giudici e l’abbraccio della moglie Marzia, con la quale ha da poco festeggiato i quindici anni di matrimonio. “Sono riuscito a vincere, solo contro tutti, grazie alla mia capacità di reggere la pressione. Sono abituato a gareggiare a livello agonistico e questo mi ha aiutato molto” ha affermato.
Sugli altri finalisti Michele ha le idee chiare: “Simone è molto valido, si è meritato la finale. Se non avessi vinto io, mi avrebbe fatto piacere che trionfasse lui. Rubina? Ad esser sincero, avrei preferito Maradona al suo posto. E’ stata bravina, però con i coltelli non ci sa fare, tant’è che si è fatta male più volte. Ha delle belle idee, ma le manca molta tecnica”.
Quanto al futuro, gli piacerebbe creare un programma che riesca a coniugare la sua passione per le due ruote con la cucina. Pare che qualcosa del genere stia già bollendo in pentola con Sky, ma non vuole sbilanciarsi: “Per adesso mi dedicherò al mio servizio di catering e ad elaborare il menù per l’associazione Liberamensa, alla quale sono stati devoluti i centomila euro del premio”.
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