Le brutte notizie le problematiche da risolvere per McDonald’s continuano ad oltranza, così come dimostrato dall’annuncio ufficiale per il colosso dei fast food che ha letteralmente fatto il giro del mondo.
Il 2022 è stato un anno davvero molto difficile da gestire per McDonald’s che si è visto costretto a chiudere tutti i punti vendita all’interno della Russia, una missione punitiva dettata nei confronti della nazione che ha intentato guerra contro l’Ucraina mettendo in seria difficoltà una nazione che ad oggi è costretta a fare quotidianamente i conti con le morti derivante da un conflitto a fuoco non voluto.
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Eppure, ecco che per McDonald’s di guai non finiscono qui, tanto che al quartier generale si è visto costretto a prendere una decisione per certi versi inevitabile.
McDonald’s nei guai?
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, durante l’anno sono state numerose le notizie che riguardano principalmente McDonald’s e le decisioni che è stato costretto a prendere in virtù dei punti vendita che si trovano in giro per il mondo, come è venuto a punto in Russia, azione che è stata emulata poi da altri marchi che hanno deciso di chiudere il loro negozio all’interno della nazione.
Un allora momento davvero molto complicato da un punto di vista del business ma appunto è inevitabile, così come sta avvenendo proprio in Bosnia ed Erzegovina qui dove i quartier generale del fast food più famoso al mondo ha deciso di revocare la licenza di Gliese 581g, Chiudendo così perché in questo caso i punti di ristoro a seguito di una lunga serie di scandali che hanno rischiato di metterlo seriamente in discussione.
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Ancora difficili decisioni da prendere per McDonald’s
Quanto avvenuto, ha favorito la decisione di chiudere i punti di ristoro anche in Bosnia ed Erzegovina per McDonald’s, così come diffuso dal giornale online bne IntelliNews, Chi ha fatto riferimento ad una campagna politica che vedeva come indiscusso protagonista proprio il colosso dei fast food come punto di riferimento.
Secondo quanto reso noto anche dall’agenzia di stampa ANSA, la decisione di chiudere i ristoranti McDonald’s in Bosnia sarebbe dettato principalmente dal modo in cui il franchising sia stato inserito all’interno di alcune campagne politiche in campo elettorale in vista delle elezioni che si si sono tenute il passaggio 2 ottobre del 2022, trasgredendo così la regola principale del fast food che ha sempre cercato di essere super partes e lontano dalle cronache politiche. Motivo per cui la decisione della chiusura dei punti vendita di ristorazione è stata pressoché inevitabile, per la quale è stata aggravata eh dalla decisione presa dal tribunale di Sarajevo in relazione ad un punto vendita McDonald’s che dall’inizio di dicembre non aveva più pagato l’affitto per la sede accumulando un debito che arrivava a circa a mezzo milione di euro.
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