Uno studio scientifico compiuto di recente ha portato i ricercatori a registrare la presenza di cesio-137 nel miele americano, come è successo.
Una notizia sconcertante riguarda il miele americano, prodotto negli Stati Uniti e che reca il retaggio di un brutto passato. Raccolto e lavorato sulla costa degli States che si affaccia sull’Oceano Atlantico, questo prodotto delle api che tanto è apprezzato dall’uomo nasconde una insidia.
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Infatti alcune analisi recenti hanno portato all’emergere di tracce di radioattività in questo miele americano. Il tutto è frutto degli esperimenti nucleari compiuti dai governi a stelle e strisce ma anche da quelli francesi e russi che si sono susseguiti nel corso degli anni ’50 e ’60.
Va detto che, per fortuna, si tratta di un quantitativo che non è assolutamente in grado di nuocere alla salute dei consumatori. Ad accorgersi della cosa sono stati i ricercatori del College di William & Mary di Williamsburg, in Virginia, in uno studio non mirato esclusivamente al miele americano ma anche ad una serie di altri alimenti.
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Miele americano, lo studio che ha scoperto la sua contaminazione
Fra tutti questi però è spiccato proprio il miele della North Carolina, che presentava un valore medio di cesio-137 superiore di circa 100 volte rispetto ad altri cibi sottoposti al microscopio.
Da lì poi ecco partire una osservazione specifica, con ulteriori 122 campioni di miele prelevato da altre zone del versante orientale degli Stati Uniti. Con la stessa scoperta compiuta in circa il 52% di questi. Il più radioattivo di tutti è risultato essere un miele della Florida.
Anche se si tratta in tutti i casi di valori estremamente esigui e ben al di sotto della soglia invalicabile dei 1200 becquerel. Quello della Florida ammontava a circa 19, tutti gli altri erano ben inferiori.
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Come è successo tutto questo
Nonostante gli esperimenti risalgano ormai a 60 anni fa, ed in aree lontane migliaia di chilometri verso la Costa Ovest, il vento ed altri agenti atmosferici hanno fatto si che si compisse questa migrazione.
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Le piante hanno poi assorbito il cesio, utilizzato al posto del potassio (a cui somiglia in alcuni aspetti) portando anche gli animali ad una esposizione diretta. Alle api, nella fattispecie.
Il livello di radioattività decade con il tempo, ed è ciò che sta avvenendo. Rispetto ad oltre mezzo secolo fa, tale soglia è crollata di almeno dieci volte. Ma è ancora presente.
