Attenzione a quale miele scegliete: in circolazione ce n’è anche di adulterato con sostanze che fanno male. In che modo possiamo proteggerci.

miele
Miele occhio a quello falso Foto dal web

Miele, un prodotto del quale non possiamo fare a meno ma che dobbiamo fare attenzione a scegliere con cura. Perché, come tanti altri alimenti, anche questo è soggetto a falsificazioni ed a truffe intentate a danno dei consumatori.

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Cia-Agricoltori Italiani aveva diffuso una allerta riguardo al miele proveniente dalla Cina, edulcorato con sciroppo di zucchero e quindi assolutamente non salutare. Prodotti del genere, contraddistinti da bassissima qualità, fanno leva sui prezzi più che economici.

Ricordiamo che solo il miele naturale e non trattato è quello ricco di sostanze nutrienti ed è adatto anche ai bambini. I colleghi di greenme hanno condotto una analisi in merito a questo settore di mercato, analizzando come la concorrenza dei prodotti importati dall’estero e decisamente non buoni come quello biologico prodotto in Italia sia estremamente dannosa per quest’ultimo.

Gli esperti parlano apertamente di “falso miele”, di prodotti falsificati ed esportati dalla Cina non solo nel nostro Paese ma anche nel resto d’Europa. Prodotti che vengono intrisi di fruttosio e glucosio. Il solo modo per il consumatore di non cascarci e di portare a casa qualcosa di non salubre è consultare l’etichetta.

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Miele, privilegiate il Made in Italy: come riconoscerlo

Scontato dire che bisogna scegliere il Made in Italy, con l’acquisto di prodotti che riportino la dicitura ‘biologico’ e ‘DOP’. Anche il prezzo è indicativo: inutile dire che il prodotto italiano costa. Ma la spesa vale assolutamente la pena.

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Se invece l’esborso è esiguo, allora ci sarà la certezza di avere tra le mani un qualcosa di scadente, quasi sicuramente realizzato in Cina anche se poi riporta come luogo di fabbricazione un altro paese, tramite una serie di export.

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Più in generale questo discorso che riguarda la qualità del Chilometro Zero è da applicare a tutti gli altri tipi di alimenti. Quello fatto in Italia è sempre più buono.

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