L’episodio gravissimo della morte per shock anafilattico porta alla estensione delle misure cautelative previste per un articolo in commercio.
In seguito alla morte per shock anafilattico della ragazza di venti anni avvenuta appena di recente, il Ministero della Salute ha deciso di intensificare i controlli. E l’azione da parte dell’Ente si è estesa, allo scopo di fare in modo che l’incidente non possa ripetersi in alcun modo.
Il fatto di cronaca che riguarda la morte per shock anafilattico della giovane era avvenuto per via del fatto che quest’ultima avrebbe consumato un prodotto presente in commercio contenente delle tracce di latticini. Quando invece non avrebbe dovuto affatto accadere che le stesse si trovassero lì.
Infatti la sfortunata vittima aveva sin dalla nascita una allergia al latte. In aggiunta a ciò però, lei era allergica anche alle uova e pare che nella cena in seguito alla quale è poi avvenuta la morte per shock anafilattico, la ragazza pare che abbia mangiato proprio un panino con uova e maionese.
Questo ed il dessert vegano – consumato proprio in un ristorante vegano – hanno condotto al tragico epilogo. A scopo cautelativo e prendendo le massime misure di sicurezza, l’articolo che avrebbe dovuto essere gluten free è stato ora richiamato dal mercato con una estensione totale.
Morte per shock anafilattico, l’allarme si estende
Nel senso che in origine era stato richiamato un solo lotto. Adesso invece tutti quanti i lotti di produzione dell’articolo in questione non sono più presenti in commercio. Si tratta del Mascherpa Tiramisù, come indicato dal marchio. Con la denominazione di vendita che è Tiramisù pistacchio vegano.
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Il produttore GLG srl sta collaborando con il Ministero della Salute per fare si che vengano rispettati tutti i criteri in relazione alle norme sulla sicurezza alimentare. Questo dessert confezionato in dei vasetti di vetro è fabbricato nello stabilimento di Assago, in provincia di Milano, in unità dal peso di 300 grammi.
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Gli allergeni del latte non sono indicati in etichetta. E trattandosi di un alimento vegano non dovrebbero essere in alcun modo presenti. L’invito ai consumatori è quello di non consumarlo e di restituirlo al punto vendita di riferimento per potere ottenere un rimborso.
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CLICCA QUI per consultare il richiamo alimentare del Ministero della Salute.
Anche se l’allerta in questione riguarda comunque esclusivamente i soggetti che siano eventualmente interessati da qualsiasi forma di allergia al latte e derivati.