Rischio Legionella riscontrato da parte dei carabinieri del NAS in diverse strutture turistico ricettive del Lazio. Trovate diverse irregolarità.
Diverse irregolarità diffuse ad opera dei gestori di varie strutture turistico e recettive del Lazio hanno portato i NAS di Viterbo a segnalare dieci persone. Si tratta in tutti i casi di proprietari e di gestori ritenuti responsabili di mancanze importanti rispetto alle normative di legge in vigore. In totale si tratta di 10 individui, che sono stati segnalati alle ASL di Viterbo e di Rieti nello specifico per la omissione di protocolli per la prevenzione ed il controllo del rischio legionellosi. Tale patologia provoca infezioni ai polmoni, anche gravi, a causa della nefasta opera del batterio Legionella pneumophila. Tale virus viene veicolato in particolar modo nell’acqua, ma si trasmette anche per via aerea. Nei casi più grave può portare anche al manifestarsi di casi letali. Esporre del cibo a situazioni che possono favorire il proliferare di tale batterio può mettere a forte rischio lo stato di incolumità delle persone che con quello stesso cibo entrano in contatto.
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E non è tutto. Sempre i NAS, a Torino e Ragusa, hanno provveduto al sequestro di grano e cereali sottoposti a condizioni igienico-sanitarie molto scarse. Si tratta di tonnellate di raccolto, che poi finiva negli stabilimenti per l’opportuna fabbricazione. Ma senza rispettare le necessarie regole di conservazione. In totale sono quasi 8mila le tonnellate di grano sequestrato. I controlli contro le irregolarità che avvengono pressoché con cadenza quotidiana da parte delle forze dell’ordine deputate alla sicurezza della salute portano spesso al verificarsi di situazioni controverse, come quelle appena riportate.
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