Natale Giunta li ho fatti entrare - RicettaSprint
Natale Giunta li ho fatti entrare – RicettaSprint

Natale Giunta ha vissuto degli anni terrificanti sotto scorta dal momento in cui la Mafia ha bussato alla sua porta, mettendo la sua vita e quella dei suoi cari in serio pericolo. Un racconto che lo chef hanno deciso di affidare a libro Io non ci sto, arrivato recentemente in libreria.

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Lo chef Giunta ha sempre creduto nel sogno legato alla passione per la cucina, la quale gli ha permesso anche di realizzare tutti i suoi sogni e non solo. Nel momento in cui lo chef siciliano ha cominciato a muovere i suoi primi passi anche in campo televisivo ecco che questo, senza nemmeno rendersene conto, si ritrova nel mirino della mafia che bussa alla sua porta.

Natale Giunta e la mafia li ha fatti accomodare

Sono stati anni terrificanti vissuti dallo chef che ha deciso di poi di denunciare, ma l’incubo per lui è cominciato quando delle persone hanno bussato alla sua porta come lo stesso ha raccontato in occasione di un’intervista al TGR: “Li ho fatti accomodare, non sapevo chi fossero… Uno mi ha fatto l’elenco di tutte quelle che fossero le mie attività a Palermo e la prima cosa che mi disse fu: ‘Ricordati che i detenuti ti guardano in televisione. E tu ti comporti male perché non paghi nessuno’”.

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Natale Giunta “Li ho fatti accomodare” | La dedica speciale

Natale Giunta, dunque, fin dal primo momento ha cercato di mantenere la calma e fare in modo che la paura non prendesse il sopravvento. Lo chef ha vissuto ben 7 anni scortato dalle forze dell’ordine, le quali l’hanno seguito in ogni dove al fine di salvaguardare la sua vita in un momento delicato come quello. Durante gli anni vissuti sotto scorta, inoltre, è arrivato l’incontro con la moglie Valeria Egle Giallombardo incontrata durate una seduta d’igiene dentale.

Il libro in questione, comunque sia, nasce per un motivo importante ovvero quello di non arrendersi e agli attacchi della mafia e lottare: “Ho dedicato questo libro a due cose: la prima è che bisogna denunciare, la seconda è che nella vita puoi trovare quello spiraglio per ricominciare”.

 

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