Sono cambiate numerose cose per gli italiani negli ultimi anni e, una di queste senza ombra di dubbio è il carrello della spesa.
Come abbiamo avuto modo di annunciare precedentemente, in questi ultimi anni la quotidianità degli italiani è cambiata in modo incredibile. Un processo segnato da numerosi fatti e che è impossibile da fermare, ma che sta mettendo in difficoltà la popolazione.
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Il carrello della spesa, dunque, non è più lo stesso di un tempo e ogni famiglia cerca di fare a suo modo una spesa ponderata, accompagnata da una lista che fa riferimento sì alle necessità ma che tiene sotto controllo l’andamento dei pezzi tra volantini e tanto altro.
Sotto questo punti di vista, infatti, una nuova indagine di mercato e indagine sociale rivela come anche il carrello della spesa non sia più lo stesso di pochi anni fa.
Cambia anche il carrello della spesa per gli italiani
Si tratta di un dato preoccupante che fa riferimento a un processo che è cominciato ancor prima che i segnali diventassero evidenti e tangibili. In questo caso specifico, per capire quanto stiamo dicendo, possiamo fare riferimento a cil che è avvenuto dal momento in cui la guerra in Ucraina ha preso il via.
Le battute finali di un cambiamento importante per gli italiani, e non solo, che era già cominciato in concomitanza con il Covid-19 proprio quando durante il lockwdown i supermercati erano diventati un punto focale di un periodo davvero molto difficile.
Ad accendere ancora una volta i riflettori su come è cambiato il modo di fare la spesa per gli italiani, è stata la nuova ricerca fatta dall’Assirm Talk Retail che prende il nome di Shopper e Retail nei momenti di turbolenza. In particolar modo, è stato evidenziato come il 7,6% degli italiani ha aumentato sì la frequenza di acquisto ma l’importo dello scontrino ha una crescita minore rispetto al 2022 nello stesso periodi di riferimento con una percentuale di +1,6%.
Inoltre, nella ricerca Assimir Talk Retail viene evidenziato anche il seguente dettaglio importante: “Il consumatore acquista sempre di più prodotti a marchio del distributore ricorrendo maggiormente a promozioni e a prodotti primo prezzo, con un 32% di consumatori che ha contratto i consumi“.
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Cosa mettono gli italiani nel carrello?
Durante la prima fase del 2023, quindi, non è cambiato solamente il conto da pagare ma anche i prodotti che vengono messi nel carrello e i prodotti da portare in casa prestando maggiore attenzione anche alla composizione dei prodotti.
Infatti, la ricerca Assimir rivela anche come la principale preoccupazione degli italiani è rappresentata, appunto, dalla valorizzazione del prodotto e il 73% del consumatore aspetta un “vasto assortimento di prodotti health“. Allo stesso modo anche la sostenibilità diventa un fattore importante, dato che il 69% “desidera un assortimento di prodotti del territorio, locali a km0“.
Altro dettaglio molto importante riguarda la tecnologia, per certi versi anche la spesa sta diventando “smart” con fidelity card digitali e la possibilità di fare la lista della spesa direttamente dall’app del supermercato che ha pubblicato la nuova locandina di sconti. Tutto questo, reso possibile salvando i prodotti nella personal list di riferimento. Un aiuto considerevole, con tanto di promemoria che ci avvisa prima che l’offerta sarà finita.
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