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Nitrati nel prosciutto | la Francia li vieta | ‘Sono cancerogeni’. E noi?

Presto non saranno più presenti i nitrati nel prosciutto Oltralpe. La scelta è contestata dai produttori ma degli studi la giustificano.

In Francia niente più nitrati nel prosciutto perché cancerogeni Foto dal web

Niente più nitrati nel prosciutto cotto in Francia. La decisione delle autorità transalpine seguono quanto indicato a suo tempo dalla Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (Iarc), che nel 2015 sostenne la pericolosità della carne rossa lavorata. La stessa risultava infatti essere cancerogena, per colpa dei nitriti e dei nitrati in particolare, impiegati nei processi industriali. Si tratta di conservanti e coloranti che hanno lo scopo di rendere il prosciutto più gustoso, conferendogli anche la sua classica colorazione rosa.

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Nitrati nel prosciutto, sono cancerogeni e vanno tolti

Inoltre queste sostanze hanno anche il compito di evitare la comparsa del botulino. Ma i nitrati nel prosciutto cotto sono altrettanto pericolosi, secondo quanto stabilito da diverse ricerche apposite. In Francia ci sono state anche delle interrogazioni parlamentari in proposito, oltre a tanti altri dibattiti. E si è giunti al punto di studiare e presentare un progetto di legge che prevede il divieto di aggiunta di nitrati all’interno delle carni cotte. Questo cambiamento avverrà in maniera graduale e crescente nel corso dei prossimi anni. Ma non mancano le pressioni contrarie da parte dei soggetti dell’industria. Eppure degli studi appositi di enti attivi nella lotta al cancro riferiscono che ogni anno c’è una media enorme di casi di malattia evitabili.

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“Tanti i casi di cancro all’apparato digerente che si potrebbero evitare”

Sono circa 4mila le situazioni di cancro al colon od allo stomaco che, nella sola Francia, vengono attribuite direttamente al consumo abituale di carne lavorata. E ben l’80% dei salumi d’Oltralpe contiene al proprio interno i nitriti ed i nitrati. Il progetto di legge farà sentire i propri effetti nel 2023 e nel 2025, rispettivamente per le carni crude e per quelle cotte. E sulle etichette di ogni prodotto del genere dovrà esserci l’avviso riguardo alla presenza per l’appunto di nitriti e nitrati, con relative quantità, e del riscontrato collegamento con la possibilità che essi possano favorire il sorgere di cancro al colon ed al retto. Col tempo l’impiego delle sostanze contestate nei salumi è diventato una malsana abitudine volta solo a conferire una colorazione il più attraente possibile al prodotto.

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Ora c’è l’obbligo di essere chiari nelle etichette dei prodotti

Ma in molti casi esse non hanno alcuna utilità nel prevenire la comparsa del botulino, che si manifesta solo con certi valori di ph (inferiori a 4,6, n.d.r.). Occorre diffidare anche delle diciture “senza nitriti e senza nitrati” ma che in realtà li hanno, perché al loro interno presentano delle erbe concentrate e concimate, soggette alla presenza di azoto in tali processi.

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Ne ha parlato la rivista ‘Il Salvagente’ in passato. In tal senso esistono anche nitriti e nitrati di origini vegetale, che sono altrettanto nocivi. Per scongiurare ogni possibilità di aggirare alle norme vigenti, il Ministero della Salute ha emesso, a settembre 2017, l’obbligo di inserire in etichetta tutti gli additivi aggiunti, di qualunque tipo, vietando la dicitura “senza additivi”.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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