Allarme internazionale: presta molta attenzione a quest’olio in cucina, il consiglio è di non utilizzarlo affatto, perché è considerato un veleno puro.
Nel corso degli anni sono state effettuate numerose ricerche che hanno permesso di individuare diverse alternative all’olio classico di oliva, da utilizzare all’interno della nostra alimentazione o direttamente nelle nostre ricette.
Un esempio pratico per capire di cosa stiamo parlando è rappresentato dall’olio di semi di girasole e da quello di arachidi, ma ci sono anche molte altre alternative che possiamo considerare al posto dell’olio extravergine d’oliva, evitando così che l’uso eccessivo di questo alimento possa nuocere alla nostra salute.
In questo contesto rientra anche l’olio di cocco, spesso utilizzato come sostituto del burro, ma che recentemente è stato menzionato in una nuova ricerca scientifica condotta da una docente di Harvard.
Nel corso degli anni, infatti, l’attenzione si è concentrata molto sull’olio di cocco, che è diventato un alimento comune nelle nostre dispense proprio per i suoi presunti benefici diretti sul corpo. Pensate che persino il sito dell’Humanitas menziona l’olio di cocco per le sue proprietà benefiche, motivo per cui viene consigliato spesso in caso di diabete e altre malattie cardiache, come nel caso di colesterolo alto, morbo di Crohn, ma anche sindrome dell’intestino irritabile.
Il tutto non finisce qui, perché viene consigliato anche come alimento utile in diete per chi ha problemi di diarrea, ma anche in caso di Alzheimer, obesità e persino per il funzionamento della tiroide, oltre che per il sistema immunitario.
Eppure, recentemente, tutte queste affermazioni sono state smentite da uno studio condotto dal team di scienziati di Harvard, che ha definito l’olio di cocco come un “veleno allo stato puro”.
Alcuni anni fa, infatti, la ricercatrice Karin Michels dell’Università di Harvard è intervenuta parlando dell’olio di cocco come di un alimento molto rischioso e potenzialmente velenoso da introdurre nelle nostre ricette. A supporto dell’allarme lanciato dalla dottoressa Michels è intervenuta anche l’American Heart Association, che già in passato aveva definito l’olio di cocco un alimento pericoloso.
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Un’attenta analisi ha posto l’attenzione sulla presenza di grassi saturi nell’olio di cocco, che aumentano il livello di colesterolo nel sangue, con conseguenti rischi per la salute cardiovascolare.
In particolare, l’American Heart Association ha dichiarato riguardo all’olio di cocco: “Poiché l’olio di cocco aumenta il colesterolo LDL (quello cattivo), e non sono noti effetti positivi, ne raccomandiamo l’uso moderato”.
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