Presenza di Norovirus in un alimento del mare importato in Italia, tutto ciò che c’è da sapere su questa scoperta. Ancora una volta giunge una notifica che è inerente la contaminazione per rischio microbiotico nel cibo.
Norovirus in dei cannolicchi refrigerati (Ensis directus). Lo rende noto il RASFF, che ha diffuso anche una apposita nota dove descrive il rischio alimentare in questione. I dettagli riportati dal Sistema Rapido Europeo per la Sicurezza di Alimenti e Mangimi riferisce della riscontrata presenza di Norovirus all’interno dei alcuni molluschi bivalve lavorati in Olanda. Dai Paesi Bassi poi questo articolo alimentare è diffuso anche in Italia.
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Ma tale prodotto non farà in tempo a raggiungere i negozi di alimentari ed i supermercati dove di solito viene messo in commercio. Le unità bloccate e non più messe in vendita verranno presto distrutte. Il Norovirus è conosciuto anche con il più che eloquente nove di “virus del vomito invernale”. E rappresenta la più comune e frequente causa di gastroenterite.
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Norovirus, il “virus del vomito invernale” presente in un prodotto ittico
I sintomi che ne indicano la presenza all’interno del corpo umano sono vomito per l’appunto, ma anche diarrea, dolori addominali e presenza di febbre e di mal di testa. Tempestivo l’intervento del RASFF, che ha fatto si che questo prodotto ittico non finisse in commercio.
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Avrebbe infatti potuto rappresentare un rischio concreto per la salute dei consumatori. Il RASFF opera con cadenza quotidiana all’interno dell’itero territorio degli Stati membri dell’Unione Europea. Ed i sequestri di cibo ed alimenti sono all’ordine del giorno, con oltre una dozzina di notifiche emanate giornalmente.