Una notizia sconvolgente sta facendo il giro del mondo e c’è di peggio, perché purtroppo non é una bufala. Che cosa accadrà adesso?
La nostra alimentazione abituale é ricca di cibi che hanno potenti effetti salutari sul nostro organismo. Basti pensare a quella che viene definita ‘dieta mediterranea’ e che comprende la maggior parte della frutta e verdura che consumiamo abitualmente ed anche condimenti come l’olio extra vergine d’oliva e spezie che insaporiscono, apportando benefici.
Dall’altro lato, come in ogni cosa, c’è il rovescio della medaglia: siamo soliti infatti consumare anche prodotti che, tanto naturali non sono. La scoperta e la classificazione di questo componente nella lista di quelli che provocano certamente il cancro, ha senza dubbio scioccato il mondo intero: cerchiamo di capire insieme il motivo.
Lo mangiamo praticamente tutti i giorni, la maggioranza non lo sa neppure: ci ammaleremo?
Quando la comunicazione ufficiale é uscita fuori, é diventata virale in un attimo e moltissimi hanno pensato che potesse trattarsi di una bufala. Purtroppo così non é, dal momento che é stata proprio L’Organizzazione Mondiale della Sanità a diramare una nota ufficiale, specificando anche i rischi che si corrono nell’assumere questa sostanza. Si potrebbe concludere che basterebbe evitare di mangiarla per non correre rischi, ma purtroppo contro ogni aspettativa ne abbiamo già ingerito in quantità industriali e probabilmente continueremo a farlo, forse non più inconsapevolmente.
Chi segue spesso regimi alimentari ipocalorici lo conosce molto bene, perché é un ingrediente indispensabile della propria alimentazione quotidiana. Stiamo parlando dell’aspartame, chi non ne ha sentito parlare, almeno una volta? Questo dolcificante chimico é molto usato per dare sapore a bevande, gelati, gomme da masticare, yogurt e moltissimi altri alimenti: vi basterà leggere le etichette per comprendere quanto sia onnipresente nella nostra alimentazione abituale. Che cosa accadrà adesso? La domanda che tutti si pongono é se al momento attuale siamo in pericolo di ammalarci: proprio per questo l’OMS ha ulteriormente specificato il grado di rischio e quali danni comporta l’assunzione prolungata di aspartame.
I dati della ricerca parlano chiaro, ecco quale tipo di cancro comporta la sua assunzione
Gli organismi che hanno espresso la valutazione di ‘potenzialmente cancerogeno’ dell’aspartame sono stati, oltre l’Organizzazione Mondiale della Sanità, anche l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), il Comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari (JECFA) e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO). Autorità indiscutibili nel campo della ricerca e della qualità, i quali hanno congiuntamente emanato una nota dettagliata riguardo le potenziali implicazioni dell’uso dell’aspartame nella nostra alimentazione giornaliera.
IARC ha inserito questa sostanza nel Gruppo 2B sulla base di prove limitate per il cancro nell’uomo: nello specifico comporterebbe il carcinoma epatocellulare, un tipo di cancro al fegato. Le classificazioni previste dal IARC prevedono il Gruppo 1 (Cancerogeno per l’uomo), il Gruppo 2A (Probabilmente cancerogeno per l’uomo), il Gruppo 2B (Possibilmente cancerogeno per l’uomo) ed il Gruppo 3 (Non classificabile come cancerogeno per l’uomo).
Quali rischi corriamo? La nota specifica le quantità pericolose per la nostra salute
I risultati della ricerca non hanno evidenziato, come riportato nella nota diramata, evidenze per le quali si rende necessario modificare la dose giornaliera accettabile precedentemente stabilita per l’aspartame. Ciò vuol dire che è consentito assumerne in sicurezza fino a 40 mg per kg di peso corporeo. Consumandolo entro questi limiti quindi, non ci sarebbero rischi per la salute.
L’esempio condivido dall’OMS é chiarissimo: nel caso di una lattina di bibita dietetica che contiene in media dai 200 ai 300 mg di aspartame, un adulto di 70 kg dovrebbe consumare oltre 9-14 lattine al giorno per superare la dose giornaliera accettabile, sempre che non vengano assunte dosi di aspartame da altre fonti. Possiamo ritenerci al sicuro quindi? Potremmo dire di sì, a meno che non siate soliti consumare dosi quotidiane che eccedono le quantità indicate. Tuttavia gli organismi sopra citati hanno chiarito che non intendono fermarsi qui: gli studi proseguiranno per valutare le conseguenze dell’assunzione di aspartame ed i potenziali rischi sulla salute dei consumatori.