Entrati in quello che è un nuovo lockdown, in molti si chiedono se si tornerà ad assistere alle stesse difficoltà nella spesa vissute a marzo.
Siamo entrati ufficialmente in un nuovo lockdown, seppure con alcune limitazioni meno stringenti rispetto a quanto avvenuto nella scorsa primavera. Questa volta la pandemia ha visto il Governo ed il Comitato tecnico scientifico suddividere l’Italia in tre fasce di rischio. In quelle rosse – rappresentate da Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria – vige il divieto di uscire da casa se non per motivazioni urgenti legate a studio, lavoro o salute.
Leggi anche –> Contagi oggi | il virus si trasmette anche con le stoviglie? La risposta
Ma a differenza dello scorso marzo restano aperti alcuni negozi, come quelli di parrucchieri, centri estetici e simili. Poi le misure del nuovo Dpcm indicato ad inizio novembre e che avrà validità fino al prossimo 5 dicembre vieta l’apertura dei centri commerciali in tutta Italia nei fine settimana e l’apertura di negozi per beni essenziali. Quindi alimentari, farmacie, per l’intrattenimento, per l’informatica e per la cura degli animali, oltre ad edicole e tabaccherie. Vigerà però un nuovo lockdown di notte in tutto il Paese, dalle 22:00 alle 05:00. Tutto questo con lo scopo di rallentare la corsa del virus, che ha raggiunto proporzioni molto allarmanti, con oltre 30mila nuovi contagi e centinaia di morti al giorno. Ci si chiede ora se questo nuovo lockdown possa mettere in crisi la normale distribuzione nei supermercati e nei vari negozi.
Leggi anche –> Contagi | animali positivi negli allevamenti di visone in Italia
Il Salvagente analizza a fondo la questione interpellando alcuni esperti di marketing. Nel periodo in cui la gente è stata costretta a rimanere in casa, sono aumentati gli acquisti online ma non ha mancato di mostrare alcuni aspetti controversi, il più delle volte legato ad esperienze personali. Non tutti i soggetti che operano anche sulla rete offrono lo stesso servizio. Ad esempio il leader del settore, Amazon, si differenzia per la qualità del servizio offerto, molto spesso efficiente e rapido. Non la stessa cosa possono fare altre realtà, specialmente per chi ha dovuto adattarsi a questa nuova situazione. Non pochi sono stati i negozi che prima agivano prettamente in maniera fisica e poi hanno operato una repentina conversione sul web, per non perdere introiti. Lì sono venuti alla luce tutti i limiti del caso.
Leggi anche –> Mascherine non a norma | trovato biossido di titanio cancerogeno
Nell’ambito alimentare, pure c’è stato un boom con la cosiddetta spesa digitale. Ma consegnare cibo fresco è un qualcosa comunque complicato se non si ha il classico negozietto sotto casa. Così come altri tipi di cibo, che magari se preparati in casa risultano assai migliori rispetto a quelli ordinati. Ad esempio nel caso delle specialità di rosticceria e simili. I negozi che hanno dovuto convertirsi al prendere ordini in digitale ed a consegnare la spesa a domicilio hanno avuto molte difficoltà nel rivelarsi efficienti. Come anche il prendere nota, gestire i magazzini e garantire il tutto in poco tempo. Comunque una cosa che non ci sarà la corsa agli scaffali, perché i rifornimenti continueranno ad esserci e la merce non mancherà mai. Amuchina e lievito di birra saranno sempre disponibili perché le fabbriche non chiuderanno.
Per restare sempre aggiornato su news, ricette e tanto altro continua a seguirci sui nostri profili Facebook e Instagram. Se invece vuoi dare un’occhiata a tutte le nostre VIDEO RICETTE puoi visitare il nostro canale Youtube.
Adoro tantissimo i friarielli e farcisco persino la pasta sfoglia, ne approfitto quando li trovo…
I paccheri alla mediterranea saltati in padella li preparai in soli 20 minuti, basta poco…
Come mai esiste una forbice di prezzo così ampia tra un panettone che costa pure…
Fa la polenta così e senti che bontà, un mix di semplicissimi ingredienti che non…
Invece del solito ragù, domenica faccio questa pasta alla besciamella di funghi senza usare il…
Questa sera a cena mi sono davvero superata! Oggi al mercato ho comprato del cavolo…