Che sapore avrà la Nutella vegana e quand’è che potremo comprarla quando andremo a fare la spesa. In cosa sarà differente.

Nutella vegana quando arriva e che sapore ha
Nutella vegana (Ricettasprint.it)

Nutella vegana, è alle porte l’approdo nei supermercati ed in tutti i negozi preposti della versione per chi non assume nulla di proveniente dal regno animale. Quindi non ci sarà il latte in polvere normalmente previsto nella lista degli ingredienti della versione classica.

La Nutella vegana sarà buona come la sua controparte tradizionale? Oppure ci saranno delle variazioni nel sapore? E con che cosa verrà rimpiazzato il latte? Il Corriere della Sera ha riportato la notizia per la quale Ferrero, la storica azienda piemontese ideatrice della Nutella, avrebbe per l’appunto registrato il marchio della Nutella vegana.

Per la precisione il marchio in questione è “Nutella plant based” e la iscrizione dello stesso è avvenuta all’ufficio brevetti (Uibm) del Ministero delle Imprese e del made in Italy.

Secondo la burocrazia vigente ci vorrà un periodo di sei mesi prima che l’azienda possa sfruttare tale denominazione in ambito commerciale.

Nutella vegana, quali sono gli ingredienti

Nutella vegana quando arriva e che sapore ha
Vasetto di Nutella (Ricettasprint.it)

Nella Nutella, in un barattolo dal peso di 200 grammi, avviene la seguente distribuzione di ingredienti:

zucchero (200 g);

olio di palma (80 ml);

nocciole (13%, 52 g);

latte scremato in polvere (8,7%, 26 g);

cacao magro (7,4% 29 g);

emulsionanti (lecitine di soia e aroma vanillina).

Alla fine cambierà la sola componente rappresentata dal latte in polvere. Per un totale di quasi il 93% che rimarrà invece invariato, visto che tutto questo è di origine vegetale e quindi contemplato da una dieta vegana.

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Il sapore quindi sarà praticamente lo stesso della versione classica. Il latte in polvere, chiamato anche latte liofilizzato, è più pratico da impiegare rispetto al latte fresco. Questa prerogativa lo rende perfetto per quelle che sono le dinamiche di produzione industriale in serie.

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Il sapore comunque è identico a quello del latte fresco, con in più il vantaggio di avere dei tempi di conservazione più lunghi. E pure lo stesso può essere intero, scremato o parzialmente scremato.

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Per una sua sostituzione è possibile contemplare delle alternative come il latte di mandorla, quello di soia o quello di avena. Oppure potrebbe essere probabile l’uso di latte di cocco in polvere o sempre di soia ma in polvere. Ed ancora la polvere di riso e quella di anacardi.