I risultati di un test di qualità svolto su diverse marche di salmone affumicato confezionato venduto in supermercati e discount. Qual è quello da comprare.

Il salmone affumicato è un alimento molto apprezzato per il suo sapore unico e la versatilità in cucina. Ma dietro il suo fascino si nascondono alcune criticità, in particolare legate agli allevamenti intensivi e alle sue caratteristiche nutrizionali. Per garantire un prodotto di qualità, è fondamentale considerare non solo il gusto e il contenuto di acidi grassi omega-3, ma anche la freschezza e l’accuratezza delle informazioni fornite in etichetta.

Salmone e donna stupita
Occhio al salmone a Natale, solo queste marche sono consigliate (ricettasprint.it)

Recenti ricerche condotte da esperti del settore alimentare hanno messo alla prova 15 diverse confezioni di salmone affumicato, analizzando vari parametri, tra cui il rapporto tra omega-3 e omega-6, le condizioni igieniche alla scadenza e la corrispondenza tra il peso reale e quello indicato sull’etichetta. Sebbene i prodotti esaminati fossero per lo più di origine estera, i risultati offrono spunti interessanti anche per i consumatori italiani, dato che molti salmoni provengono dagli stessi allevamenti.

Qual è il miglior salmone?

I risultati del test hanno rivelato che molte delle confezioni esaminate non soddisfano gli standard desiderati di freschezza e valore nutrizionale. Soltanto due marchi, acquistati nei negozi Globus e Denner, hanno ricevuto una valutazione di “ottimo”. Entrambi contenevano salmone selvatico dell’Alaska, che si è distinto per la freschezza e il bilanciamento favorevole tra omega-3 e omega-6. Nel caso del salmone di Globus, è stata anche confermata la precisione del peso effettivo rispetto a quanto dichiarato, mentre il prodotto Denner ha subito una penalizzazione a causa di una leggera discrepanza.

L’aspetto più rilevante emerso da questo test è la raccomandazione generale di preferire il salmone selvatico. Questo tipo di salmone offre infatti una qualità superiore, sia dal punto di vista nutrizionale che della freschezza, rispetto a quello d’allevamento. Il salmone selvatico dell’Alaska ha mantenuto un’ottima freschezza fino alla data di scadenza e ha mostrato un contenuto di omega-3 significativamente più elevato rispetto ad altre varietà.

Le analisi del test
Qual è il miglior salmone? (ricettasprint.it)

In contrasto, quattro dei campioni di salmone d’allevamento, provenienti da marchi come Aldi, Coop e Migros, hanno evidenziato un rapporto sfavorevole tra omega-6 e omega-3. Questo squilibrio è indicativo di una qualità inferiore, spesso causata dall’alimentazione artificiale che caratterizza gli allevamenti intensivi. Una dieta ricca di proteine vegetali e oli vegetali tende ad aumentare la concentrazione di omega-6, che, se consumato in eccesso, può avere effetti negativi sulla salute.

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Igiene e sicurezza alimentare

Un altro elemento critico emerso dal test riguarda gli standard igienici. Sebbene siano stati registrati alcuni miglioramenti rispetto a test precedenti, non tutti i campioni analizzati rispettavano le normative igieniche. Tra i 15 prodotti esaminati, 11 presentavano livelli batterici accettabili, ma alcuni campioni hanno mostrato valori preoccupanti.

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Particolarmente allarmante è stato il caso del prodotto Almare Seafood di Aldi, che ha rivelato una carica batterica eccessiva, con oltre 3 milioni di germi aerobi mesofili per grammo e 6.800 unità di stafilococchi, noti per essere responsabili di intossicazioni alimentari. Anche i salmoni di Coop Svizzera e Migros hanno superato i limiti batterici raccomandati in Germania, nonostante le aziende affermassero di rispettare le normative locali.

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Alcune marche del test
Igiene e sicurezza alimentare (ricettasprint.it)

In Svizzera, infatti, i valori di riferimento per la carica batterica non sono obbligatori. Il test è stato svolto proprio in Svizzera dalle riviste Saldo e Bon à Savoir. E riguarda alcune marche che sono vendute anche in Italia.