Lo chef Ramsay finisce sotto assedio e il suo ristorante viene occupato, oltre che temporaneamente chiuso. Il motivo però è davvero incredibile.
Da qualche settimana a questa parte gli animi sono davvero molto tesi in Inghilterra, dato che i vari movimento ambientalisti hanno deciso di scendere in campo per far valere le loro motivazioni circa ciò che sta accadendo al mondo. Più di un movimento che hanno poi invaso i musi imbrattando preziosissime opere d’arte, alcuni dei quali sono scesi anche in strada a manifestare e non solo.
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Uno degli ultimi atti che sono stati realizzati ha visto come indiscusso protagonista il Re Carlo e la Regina Consorte Camilla Parker Bowles, le cui statue di cera sono state prese a torte in faccia.
Adesso preso di mira da parte degli attivisti troviamo proprio Gordon Ramsay, il cui locale è stato occupato per molte ore. Ecco cos’è successo.
Occupato il ristorante di Gordon Ramsay
Ebbene sì, è questa è la notizia che nel corso delle ultime ore sta davvero facendo il giro del web lasciando i lettori senza parole. Il Restaurant Gordon Ramsay che si trova nella città di Chelsea è stato occupato da alcuni esponenti del gruppo attivista di Animal Rebellion.
Il gruppo di attivisti ha organizzato un piano assolutamente perfetto, presentandosi nel ristorante di Ramsay come fossero dei clienti comuni, ma quando si sono seduti al tavolo richiesto ecco che per loro comincia la vera protesta!
Gli esponenti degli Animal Rebellion hanno mostrato dei menù facsimile stampati in carta verde con il nome dei piatti e il loro costo effettivo di produzione ambientalistico e in termini di animali uccisi per realizzare il piatto. Un gesto che non è passato inosservato soprattutto in memoria del vecchio video condiviso su Tik Tok dallo chef stellato, il quale lo ritrae impegnato nella scelta di un agnellino destinato ai suoi piatti. Il tutto non finisce qui.
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Locale chiuso per ore…
La polizia inglese è intervenuta poco dopo la segnalazione derivante dal ristorante di Gordon Ramsay, ma questo non è stato sufficiente a fermare la protesta dato che gli Animal Rebellion hanno fatto pure riferimento alla possibilità di incentrare la produzione su prodotti vegetali cosa che lo chef non vorrebbe fare.
Una di loro, l’infermiera trentanovenne Lucia Alexander, ha parlato dei ristoranti di Gordon Ramsay come un emblema delle disparità di classe con piatti che hanno un costo da menù che spazia dai 150 alle 180 sterline.
Un episodio non molto chiacchierato e increscioso che, però, non vede alcun commento da parte dello chef Ramsay che, almeno da questo punto di vista, predilige rimanere nel silenzio stampa… mentre la notizia in questione ha già fatto il giro del mondo.
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