È uno scenario drammatico quello che riguarda i raccolti delle olive, con la susseguente realizzazione di olio di oliva i crisi. I prezzi saliranno.
Olio di oliva in crisi, questa è una pessima notizia che comporta tutta una serie di conseguenze negative. Il comparto è in sofferenza e tutto ciò comporterà con tutta probabilità delle reazioni non positive sul mercato, per via di una prevista scarsa disponibilità, con annesso probabile aumento dei prezzi. Infatti in situazioni come quella che riguarda la produzione di olio di oliva in crisi viene messa in atto una delle più note leggi di mercato.
Ovvero, con una disponibilità più limitata si ha un aumento dei prezzi. Quando l’offerta è inferiore alla richiesta di un prodotto, è inevitabile che ci siano dei rincari. E la colpa di questa penuria produttiva è da ricercare nel clima eccessivamente caldo, che sta mettendo a dura prova i raccolti. La siccità sta creando dei danni importanti in diverse aree del mondo, Spagna e Grecia i particolare, che rappresentano le più importanti aree produttive riguardo alle olive in Europa.
Olio di oliva in crisi, perché è inevitabile l’aumento dei prezzi
In Spagna il calo riscontrato è significativo, con 850mila tonnellate di olive prodotte a fronte dell’1,3 milione di tonnellate consueto. Per non perdere il raccolto si sta pensando di inglobare nello stesso anche le olive acerbe, che chiaramente non sono di grande qualità. Quel che è certo è che i prezzi verranno sconvolti da degli aumenti inevitabili. Questo scenario negativo dovrebbe presentarsi dopo settembre, che è anche il periodo in cui si prevede che andranno esaurite tutte le scorte annuali presenti.
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Da lì in poi potrebbe capitare anche di assistere ad una carenza di olio di oliva nei supermercati e nei punti vendita soliti dove siamo abituati a fare la spesa. Tutta colpa del clima, dicevamo, con le estati che sono diventate sempre più roventi e povere di precipitazioni. Ma nel corse delle quali quelle poche volte che viene a piovere si assiste a dei rovesci climatici talmente violenti da provocare alluvioni ed allagamenti, che pure concorrono a distruggere i raccolti.
E non si arricchisce nessuno
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Oltre al danno però c’è la beffa. Infatti sono in aumento già da più di un anno pure i costi produttivi. E quindi, nonostante i prezzi dell’olio di oliva esposto nei supermercati risulterà salire in certi casi anche non di poco, questa cosa non si tradurrà in un arricchimento per i produttori. Ed a fare le spese di tutto ciò rischiano di essere in particolar modo i piccoli produttori, che in uno scenario simile rischiano di fallire. In casi come questo è lecito aspettarsi l’attuazione di politiche di tutela, anche per i consumatori.