Il modo in cui cucini i tuoi alimenti dice molto su ciò che consumi ogni giorno… Ecco perché è importante fare chiarezza sulle modalità di frittura: possiamo davvero usare l’olio d’oliva per friggere o no?
Una delle domande più frequenti riguardanti la cucina, infatti, riguarda proprio i metodi di cottura degli alimenti, che possono determinare l’apporto calorico di un piatto e se possiamo considerarlo leggero oppure no. Negli anni ci siamo spesso interrogati su come poter utilizzare l’olio in merito alla frittura, commettendo degli errori che non possono passare di certo inosservati
Per questo motivo, è arrivato il momento di rispondere a un dubbio che molte persone si pongono: possiamo usare l’olio d’oliva per friggere i nostri piatti preferiti?
Presta attenzione a come usi l’olio d’oliva
Negli ultimi decenni, l’olio d’oliva è stato oggetto di numerose ricerche scientifiche che ne hanno evidenziato i benefici, soprattutto se consumato regolarmente all’interno di un piano alimentare equilibrato. Per iniziare, è importante sapere che la porzione considerata ideale per condire insalate o altri alimenti è di circa un cucchiaio o due cucchiaini. Questo quantitativo è perfetto per godere al meglio delle proprietà dell’olio.
Basti pensare che l’olio d’oliva è fondamentale per stimolare la secrezione pancreatica e ha dimostrato di essere utile nel combattere patologie come la pancreatite. Inoltre, l’olio extravergine d’oliva è particolarmente consigliato per chi soffre di diabete, grazie alla sua azione antinfiammatoria.
Detto questo, numerosi studi scientifici hanno promosso l’utilizzo dell’olio d’oliva anche per la frittura, ma è necessario fare chiarezza su alcuni aspetti importanti perché non sempre rappresenta la scelta migliore per i nostri piatti.
Possiamo usare l’olio extravergine d’oliva per friggere?
La risposta a questa domanda dipende da diversi fattori. Sebbene l’uso dell’olio d’oliva sia ampiamente raccomandato all’interno di una dieta, anche per quanto riguarda la frittura, ci sono alcuni aspetti negativi di cui bisogna tener conto. Innanzitutto è doveroso dire che questo ingrediente non si presta alla frittura di molto alimenti, ma è meglio da usare per i soffritti, ad esempio.
L’uso prolungato dell’olio d’oliva per friggere, che differisce molto dai semplici soffritti, richiede particolare attenzione. È fondamentale non far superare all’olio la temperatura di 160 gradi, poiché oltre questo limite può formarsi una sostanza nociva per l’organismo.
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Questa sostanza, chiamata acroleina, si sviluppa quando l’olio d’oliva supera i 180 gradi, ed è conosciuta per i suoi effetti irritanti sulla pelle e tossici, potendo causare intossicazioni e altri disturbi anche gravi.
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