Quale olio per friggere compri? La scelta sull’acquisto di questo prodotto dovrebbe essere sempre ben ponderata, cosa fare per andare sempre a colpo sicuro.
La scelta del miglior olio per friggere è un qualcosa da non sottovalutare. Quando vai a fare la spesa faresti bene a tenere in considerazione alcuni fattori capaci di fare la differenza e di portarti a spendere i tuoi soldi nel miglior modo possibile. Friggere è una tecnica culinaria che richiede oli con punti di fumo elevati, stabilità durante la cottura e, idealmente, un sapore che si sposi bene con il cibo.
Basandoti sulle caratteristiche chimiche e nutrizionali di ciascuno, è possibile trarre delle conclusioni utili su quale sia l’olio per friggere migliore. È invece sbagliato riporre nel carrello il primo prodotto che capita a portata di mano. Basarsi solamente sul prezzo o sul fatto che questo o quello sia un marchio noto non è un buon metro di giudizio. C’è bisogno anche di tenere in considerazione altre variabili.
Olio di arachidi. Questo olio è una delle scelte più popolari per friggere, grazie al suo elevato punto di fumo (circa 230°C) e al suo sapore neutro. L’olio di arachidi è particolarmente apprezzato nelle cucine asiatica e americana, ed è perfetto per chi desidera ottenere cibi croccanti e dorati. Inoltre, contiene acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, che sono considerati salutari per il cuore.
Olio di girasole. Un altro olio molto utilizzato è l’olio di girasole, che ha un punto di fumo che varia tra i 225°C e i 250°C a seconda del tipo. Questo olio è ricco di vitamina E e offre un sapore leggero, rendendolo ideale per friggere patatine o pollo. Tuttavia, è importante scegliere una varietà ad alto contenuto di acido oleico, poiché queste hanno una stabilità maggiore rispetto alle varietà più comuni.
Canola o Olio di colza. Con un punto di fumo di circa 240°C, l’olio di colza è un’ottima scelta per friggere. È noto per il suo profilo nutrizionale positivo, contenendo acidi grassi omega-3. Tuttavia, è fondamentale optare per varianti non trattate e non geneticamente modificate, per beneficiarne al meglio.
Olio di oliva. Sebbene l’olio d’oliva non sia tradizionalmente considerato per la friggitura profonda, l’extravergine è comunque utilizzabile per fritture leggere. Il suo punto di fumo varia tra i 190°C e i 210°C, quindi è ideale per preparazioni a temperatura moderata, come le fritture rapide. Inoltre, l’olio d’oliva è ricco di antiossidanti e acidi grassi benefici, rendendolo una scelta salutare.
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Olio di cocco: Sempre più popolare, l’olio di cocco extravergine ha un punto di fumo di circa 177°C ed è spesso utilizzato per friggere a temperature più basse. È ricco di grassi saturi, il che lo rende stabile durante la cottura, ma il suo sapore distintivo può non essere adatto a tutte le preparazioni.
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Ed olio di sesamo. In alcune cucine orientali, l’olio di sesamo è utilizzato sia per friggere che come condimento. La sua varietà tostato ha un sapore intenso e può essere mixato con altri oli per ottenere una friggitura più aromatica. Ha un punto di fumo di circa 210°C, il che lo rende adatto per cotture veloci.
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