Avete mai sentito parlate di Omocisteina nel sangue? Probabilmente no, eppure si tratta di un valore importantissimo che dovremmo imparare a conoscere e tenere sotto controllo anche attraverso il cibo.
Molto spesso ci troviamo intenti a cercare i benefici derivanti dal cibo, insieme ai valori nutrizionali che possono essere inseriti nella nostra dieta alimentare. Un modo per conoscere meglio noi stessi e ciò di cui abbiamo davvero bisogno.
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Quanto detto, inoltre, ha concentrato anche l’attenzione nel tempo su vitamine, patogeni, ecc… prevenzione di malattie e tanto altro ancora. Eppure, difficilmente si sente parlare di omocisteina, un valore che solitamente viene tenuto sotto controllo in casi specifici o a fronte di patologie pregresse, magari di natura ereditaria. Ma cosa si intende, dunque, per omocisteina?
Cos’è l’omocisteina?
Per omocisteina si intente un aminoacido che il nostro corpo produce naturalmente dalla conversione biochimica della metinina. Inoltre, questo aminoacido è associata a vitamine del gruppo B, ovvero B6, B9, B12 oltre che dei folati.
In alcuni casi particolari, dunque, ci possiamo anche trovare davanti a casi di ipotomicesteinemia che comporta con sé gravi rischi per la salute come la mutazione del gene MTHFR, determinata anche dall’assunzione di farmaci e/o uno stile di vita non equilibrato. In questo calderone rientrano anche fattori di rischio di patologie cardiovascolari come ictous e infarti.
Sulla base di tale motivazione, dunque, dobbiamo imparare a tenere sotto controllo l’omocisteina anche attraverso le analisi del sangue che possono essere effettuate ogni tre mesi, a seconda delle decisioni prese insieme al vostro medico.
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Come scoprire l’omocisteina e cosa mangiate?
Come spiegato precedentemente, per tenere sotto controllo l’omocisteina sarà sufficiente effettuare un’analisi al sangue, indicando nella ricetta medica il valore specifico. Quanto detto vi permetterà di individuante subito qualche incongruenza nei valori.
Inoltre, per capire stiamo affetti a iperomocisteina si possono presentare malesseri come perdita di appetito, diarrea, fiato corto, dolore alla bocca e lingua, ecc.. che dovranno essere trattati mediante cura farmacologica e non solo.
Importante da questo punto di vista sarà anche la vostra alimentazione, la quale dovrà essere ricca di frutta e verdura dai quali attingere anche acido folico, vitamina B6 e B12. Alimenti da degustare prevalentemente dietro cottura e non solo, dato che in relazione alle vostre esigenze fisiche il consiglio è quello di parlare con il vostro medico e stabile ogni quanto verificare i valori nell’omicisteina e studiare insieme ad un esperto anche un piano alimentare che possa essere da supporto al corpo nel quotidiano.
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