Ritiro urgente per della orata fresca inquinata da sostanze esterne. Il richiamo alimentare avviene dopo un rischio giudicato serio.
Orata fresca, le autorità preposte ai controlli dispongono il sequestro di un lotto che risulta contaminato. Dopo i controlli sulla qualità del prodotto ittico in questione, gli ispettori del RASFF – Sistema Rapido di Allerta Europeo per la sicurezza di Alimenti e Mangimi – rende noto il fermo preventivo di un carico di orata fresca (Sparus Aurata).
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Il rischio che fa riferimento a questa notifica è indicato come serio. Le analisti del personale incaricato ha portato alla scoperta di sostanze vietate all’interno del pesce in questione. In particolare sono emerse le presenze di sostanza autorizzata viola cristallino e di leucocristallo violetto.
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Entrambi sono quel che resta di residui di prodotti medicinali veterinari. In tutte e due i casi la quantità di farmaci potenzialmente nocivi rilevata è superiore al valore limite massimo tollerato di 0,5 mg/kg.
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Orata fresca, i motivi del richiamo alimentare del RASFF
Al di sopra di questa misura scatta sempre il ritiro dai circuiti del commercio. Anche se il valore raddoppia a 1 mg/kg in caso di pesce di grossa taglia. Le misure registrate adesso sono di 1,1 mg/kg per la sostanza di colore viola e di 1,2 mg/kg per il leucocristallo.
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L’orata fresca bloccata e della quale risulta vietata la messa in vendita proviene dalla Grecia e viene commercializzata in Italia. Ora gli esemplari sottoposti a sequestro verranno distrutti.
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Per fortuna il tutto è avvenuto prima che avvenisse la distribuzione nei supermercati e nei negozi alimentari di riferimento.
