Il RASFF segnala ancora una volta un prodotto con all’interno una contaminazione importante e da non sottovalutare, che riguarda la presenza di ossido di etilene. E c’è anche il nome di tale articolo alimentare.
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Si tratta dello yogurt Mila, al cui interno è presente della farina di semi di carruba che è soggetta a contaminazione da ossido di etilene, abbreviato anche in ETO. Tale prodotto ha origine proprio in Italia e viene distribuito come esportazione anche in Croazia, Grecia e Slovenia.
Sistema Rapido di Allerta Europeo per la Sicurezza di Alimenti e Mangimi segnala anche che di questo yogurt Mila ci sono “diversi lotti” influenzati da questa problematica.
Di recente la Commissione Europea ha disposto che, in qualsiasi misura, la presenza di ossido di etilene anche in tracce irrisorie deve portare, per legge, al richiamo alimentare con effetto immediato.
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Infatti la stessa Commissione Europea ha affermato che non esistono studi tali da indicare che possa esserci una quantità minima tollerabile dall’organismo. L’ossido di etilene è una sostanza ritenuta potenzialmente cancerogena e pericolosa per la salute.
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Da qui l’utilizzo della prudenza massima in fase di controlli. Ormai è quasi un anno che l’intero territorio della Unione Europea è soggetto alla circolazione con costanza di alimenti dei tipi più svariati contaminati da questa sostanza.
La quale viene impiegata come pesticida durante le procedure di realizzazione industriale delle diverse tipologie di cibo. Questa contaminazione parte, nella maggior parte dei casi riscontrati dall’India o comunque da territori di quella parte dell’Asia. E finisce con il contaminare determinati ingredienti utilizzati poi nella preparazione di tali prodotti.
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Riguardo agli yogurt Mila in questione, le indicazioni emerse sono le seguenti:
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