Si ritorna a parlare del controverso caso della Salmonella negli ovetti Kinder. Riaperte le indagini in Italia, i dettagli.
Salmonella negli ovetti Kinder, la situazione non è ancora conclusa, dopo quasi un anno di distanza dall’avvenuta intossicazione di circa un centinaio di persone. Ci furono anche due vittime in seguito a quella circostanza che portò pure alla chiusura provvisoria di uno stabilimento.
Si tratta di un impianto industriale che Ferrero, detentore del marchio Kinder, ha da tempo ad Arlon, in Belgio. E dal quale vengono sfornati ogni giorno migliaia di esemplari da importare anche in diversi Paesi dell’Unione Europea.
Per quanto riguarda l’Italia, la situazione che ha visto la presenza del batterio della salmonella negli ovetti Kinder ha portato ora il Tribunale di Ravenna a riaprire un fascicolo relativo a quante avvenne ad aprile del 2022.
In tale periodo si ebbe una intossicazione alimentare ai danni di un bambino ed il gip della città romagnola intende stabilire se la situazione che si ebbe allora fosse da correlare proprio alla vasta e diffusa situazione riguardo alla Salmonella negli ovetti Kinder.
Salmonella negli ovetti Kinder, si indaga di nuovo: la situazione
Un anno fa ci furono degli approfondimenti portati avanti dai carabinieri NAS, culminati con la richiesta di archiviazione del caso. Adesso però è giunta una nuova richiesta, che ha come intenzione quella di procedere con dei nuovi rilievi.
Europa. All’epoca gli accertamenti dei Nas avevano convinto la Procura a richiedere l’archiviazione del caso. Il bimbo fu ricoverato in ospedale a Ravenna per diversi giorni a causa proprio di una intossicazione alimentare da salmonellosi.
Anche la sorellina più piccola finì con l’essere intossicata, ma in forma più leggera. Eppure le analisi condotte in laboratorio sull’ovetto Kinder mangiato dai piccoli non aveva portato all’emergere di alcuna traccia di batterio della Salmonella.
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Ma sempre i Carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni, di stanza però ad Alba, avevano acclarato che quell’esemplare faceva parte di uno dei lotti contaminati prodotti in Belgio, e che invece avevano ricevuto conferma della presenza della salmonella al loro interno, sempre a seguito di controlli approfonditi.
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Kinder e Ferrero aveva contestualmente rilasciato un comunicato nel quale rendeva noto che, nei sei mesi precedenti, non aveva ricevuto alcun avviso di allarmi in ambito alimentare per quanto riguardava l’Italia, in merito al consumo dei suoi prodotti.
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Erano finiti al centro delle attenzioni gli esemplari con data di scadenza o termine minimo di conservazione compresa tra l’11 luglio e il 7 ottobre 2022. Adesso si attendono ulteriori notizie dalla inchiesta romagnola.
