In cucina ciò che si sporca più facilmente è quasi sempre il paraschizzi della cucina: fughe unte, giallognole anche brutte a vedersi! Se il sapone di Marsiglia (uno tra tanti) finora ti è sembrato il rimedio per tutti i mali, hai sempre sbagliato e ti dimostro subito il perché, non lo userai più!
Stare in cucina è sempre piacevole, soprattutto per chi ne è appassionato. Sempre più, in particolare dopo l’avvento dei tantissimi talent show culinari, amano sperimentare ai fornelli misurandosi con piatti anche decisamente difficili.
Poi ci sono quelli più tradizionalisti, quelli del ragù della domenica che iniziano il giorno prima a comporre quel menù abbondante e ricco che tutta la famiglia attende con ansia per il pranzo. Portare in tavola ciò che si ha preparato con amore e con passione è senza dubbio sempre una bella soddisfazione, a prescindere dal risultato.
C’è però anche in questo caso un l’altro lato della medaglia, quello non proprio piacevole. Stiamo parlando della pulizia del piano cottura e di tutto ciò che c’è intorno. Perché se per quanto riguarda i bruciatori del fornello ci sono in vendita delle ‘protezioni’ contro gli effetti di sugo ed affini che rendono molto più agevole la rimozione dello sporco, stessa cosa purtroppo non può dirsi per il paraschizzi.
Comunemente chiamata così, la parte che si trova alle spalle del piano cottura, di solito piastrellata per decoro ed una maggiore igiene, è la più soggetta all’accumulo di unto e depositi di grasso e cibo. Non sempre si ha il tempo, la prontezza ed anche la forza di rimuovere subito lo sporco, anche perché spesso questa attività non è proprio agevole e richiede un’applicazione non indifferente. Ci sono tante proposte utili ed anche veloci per ripulire tutto, farcendo tornare piastrelle e fughe allo splendore originario. Ti rivelo adesso qualche trucchetto furbo che certamente entrerà nella tua routine quotidiana e di cui non potrai proprio più fare a meno!
Il paraschizzi in genere è piastrellato, ma non sono rari i casi in cui sia fatto in acciaio inossidabile o alluminio. Sono tante le composizioni moderne che utilizzano questi materiali, come anche il vetro o il laminato. Ognuno di essi richiede una manutenzione diversa, spesso anche giornaliera e non sempre è possibile. Però è anche vero che un passaggio veloce ridurrebbe decisamente i danni causati a lungo andare dai depositi di sporco, fumi e cibo anche in termini di corrosione e deperimento. Chi acquista una cucina con il paraschizzi in acciaio, alluminio, vetro o laminato spesso trascura la delicatezza di questi materiali, in particolar modo i primi due che sono maggiormente soggetti a presentare in modo evidente le macchie. Il rimedio facilissimo e duraturo per averli sempre puliti e splendenti come appena acquistati e avere sempre a disposizione uno spruzzino accanto ai fornelli ed un panno di microfibra.
Cosa mettere nello spruzzino è presto detto: prendi un pentolino e versa mezza bottiglia di aceto bianco, insieme ad una presa di sale grosso ed il succo di due limoni filtrato. Accendi a fuoco dolce e porta a bollore mescolando: appena vedrai comparire le prime bollicine spegni e lascia raffreddare completamente, poi trasferisci nello spruzzino. Prima di cucinare vaporizza il prodotto sul paraschizzi. Terminato il lavoro ai fornelli, passa un foglio di carta assorbente per rimuovere il prodotto, poi vaporizza di nuovo e lascia agire per una decina di minuti. Questo darà il tempo al prodotto di agire sciogliendo il grasso: trascorso il tempo necessario, rimuovi il tutto con il panno in microfibra ed asciuga ancora con la carta assorbente.
Anche la classica pasta fatta con bicarbonato ed acqua calda andrà benissimo per pulire qualsiasi tipo di paraschizzi: stesso tempo di azione e stesso procedimento per la rimozione. Basta prendere una ciotolina, versare una quantità di bicarbonato pari alla superficie da trattare e aggiungere pochissima acqua calda alla volta fino ad ottenere un composto denso e cremoso che possa essere spalmato efficacemente senza colare ovunque. Il mix da vaporizzare andrà benissimo anche per ripulire le piastrelle, ma attenzione alle fughe.
E’ infatti pratica comune e molti addirittura lo consigliano, l’utilizzo del detersivo per i piatti o del sapone di Marsiglia oltre che l’aceto per ripulire a dovere anche le fughe. Senza sapere che invece proprio questi prodotti andrebbero evitati perché sono spesso responsabili dell’ingiallimento delle fughe ed in generale di ogni cambio di colorazione. In questo caso per sbiancare e ripulire meglio la pasta di bicarbonato oppure una soluzione di ammoniaca profumata ed acqua a temperatura ambiente. Lasciala agire e ripuliscila con un panno in microfibra o uno spazzolino morbido. Non sarà necessario strofinare a meno che lo sporco non sia depositato da molto tempo. A volte basta anche soltanto ripetere il trattamento più volte per far ritornare tutto pulito e splendente.
Dopo aver ripulito per bene il tuo paraschizzi e le fughe vorresti non dover mai avere più bisogno di farlo? Ebbene ti insegno io due trucchetti fai da te facilissimi per proteggerli. Prendi delle veline di carta e vaporizzale con uno dei prodotti che ti ho illustrato prima. Poi posizionale sul paraschizzi facendole aderire alle piastrelle e se necessario vaporizza ancora per far sì che restino attaccate.
Dopo la cottura dovrai solo rimuoverle e passare il panno di microfibra: in un attimo tutto lo sporco andrà via. Un’altra soluzione duratura è quella di spennellare della cera d’api, trasparente ed inodore: creerà una patina protettiva che si rimuove in un attimo. Insomma non hai che da scegliere ed il gioco è fatto!
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