Cannavacciuolo preso di mira sui social network, lo chef a quanto pare ha messo in atto un passo falso che non verrà perdonato in alcun modo?
Impossibile negare come negli anni Cannavacciuolo sia diventato uno dei personaggi più amati nel mondo dei coking show, e anche un punto di riferimento per coloro che intendono intraprendere una propria carriera nella ristorazione. Recentemente, lo chef ha inoltre impiegato tutto sé stesso nella realizzazione dei dolci pasquali che sono già stati venduti in ampia scala e che si trovano già nelle case degli italiani… eppure, a far discutere il web troviamo un presunto passo falso messo in atto dallo chef nel corso delle ultime ore.
Ad evidenziare la cosa è stato un utente del web che qui ha condiviso un messaggio che non è passato di certo inosservato. Ecco di cosa si tratta.
Il passo falso dello chef non viene perdonato
Ebbene sì, come abbiamo avuto moto di spiegare precedentemente, nel corso delle ultime settimane Antonino Cannavacciuolo è stato molto impegnato nel suo laboratorio insieme al suo staff per gli abituali e annuali lavori di Pasqua, tra colombe e dolci di altro genere.
Un successo che si ripete per lo chef, ma che potrebbe essere intaccato da un piccolo errore evidenziato da un utente sui social, e che di certo non le manda a dire!
Il messaggio che scatena una faida sui social
Recentemente, Cannavacciuolo ha avito modo di mettere in atto un’importante novità nella sua produzione dolciaria, così come lo stesso chef ha raccontato parlando di una scommessa vinta contro la moglie Cinzia. Il cuoco stellato, giudice di MasterChef, dunque, ha realizzato una colomba interamente vegana, la quale ha riscosso un ampio gradimento tra gli stimatori della sua cucina…. eppure, qualcosa manca ancora.
A sottolineare la mancanza in questione, non a caso, un utente che ha scritto questo
messaggio di seguito all’ultimo post condiviso da Cannavacciuolo: “Chef pensi anche a noi intolleranti al lattosio, siamo circondati da queste delizie e possiamo solo guardare!! Per noi golosi è una sofferenza!”.