La pasta che si cuoce da sola è una invenzione dell’italiana Sabrina Nazzari, che lavora in un laboratorio del Pavese. Una innovazione subito brevettata,
È tutta italiana quella che è senza ombra di dubbio una invenzione davvero strabiliante. Dal laboratorio di Casaletto Lodigiano, in provincia di Lodi, ecco infatti la prima pasta che si cuoce da sola o che si può mangiare anche cruda. Si tratta di tagliatelle e lasagne, sa scegliere a seconda delle preferenze. E per prepararle serve soltanto il condimento. Poi in soli due minuti la pasta sarà pronta per essere gustata. L’invenzione è stata già registrata e brevettata, ed è riconducibile all’esperta Sabrina Nazzari, che fa la pastaia da quando era giovanissima. Questa può essere davvero una grande innovazione, in un mondo che corre sempre più veloce e che purtroppo si lascia spesso alle spalle il retaggio del passato. Anche le cose buone e genuine di un tempo. Per chi ha pochissimi minuti al giorno a disposizione, perché preso dagli impegni pressanti del lavoro, ecco che la pasta che si cuoce da sola può rappresentare davvero un ottimo compromesso. Infatti il sapore è quello eccezionale e solito di ogni produzione artigianale.
Sabrina stessa rivela che il segreto è da ricercare nel grano. All’edizione online del Corriere della Sera la Nazzari afferma che la pasta prodotta è di tipi biologico. “Il tutto si ricava da chicchi di grano purificati e germogliati a 36° in media. Poi resta per pochi secondi in acqua e col sugo caldo eccola pronta nel giro di due minuti. Ci sono voluti diversi tentativi per giungere al risultato desiderato. E tre anni fa, all‘Expo di Milano, venne presentato il primo prototipo. Da lì poi si è approdati alla pasta ‘intelligente’ di oggi. Che possiamo chiamare ‘Pasta Sabrina’, dal nome del brevetto ufficiale. La produzione è appannaggio della ‘Gallina Felice’, dove la stessa Nazzari lavora e sperimenta tante altre specialità culinarie.
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