Ebbene sì, nel momento in cui parliamo di pasta, sappiamo già che non dobbiamo commettere errori gravi, e uno di questi riguarda la selezione e la qualità.
Quando parliamo di pasta, infatti, facciamo riferimento a un argomento molto importante per gli italiani, che considerano questo alimento una fonte nutrizionale fondamentale, in cima alla lista di un piano alimentare equilibrato.

Non si tratta solo di dieta, ma di un alimento che per gli italiani rappresenta un vero e proprio conforto. È per questo che la pasta è presente in quasi tutte le tavole quotidianamente, sia a pranzo che a cena.
La conferma di quanto detto la troviamo ogni volta che ci rechiamo al supermercato, dove possiamo scegliere tra una vasta gamma di marchi che producono pasta di diversa qualità. Ciò che conta è fare la scelta giusta.
Pasta e cucina: come scegliere quella più adatta a noi?
La scelta della pasta è davvero molto importante. Non si tratta solo di decidere cosa mangiare, ma anche di scegliere ciò che è più adatto da servire in tavola, per essere certi di aver fatto la scelta migliore per le nostre esigenze. Un esempio pratico per capire quanto sia importante questa decisione riguarda i tempi di cottura. La presenza di grano di bassa qualità o l’uso di pesticidi può compromettere il processo di cottura. Tenete conto che una buona pasta deve cuocere solitamente tra i 10 e i 12 minuti, che è il tempo naturale per un tipo di pasta secca. Rispetto alla pasta fresca, il tempo di cottura differisce di poco: la pasta fresca cuoce solitamente tra gli 8 e i 10 minuti, mentre la pasta secca ha bisogno di qualche minuto in più per idratarsi.

Scegliete pasta che sia fatta con grano proveniente dall’Unione Europea; in alcuni casi, potrete anche fare affidamento sui grani provenienti direttamente dall’Italia. Questa sottile differenza riguarda sia la pasta messa in commercio nei supermercati che quella venduta dai pastifici di riferimento.
Presta molta attenzione alla tua pasta, deve avere questo colore.
Quando ci accingiamo a scegliere la pasta, ci sono altri aspetti ai quali dobbiamo prestare attenzione, come ad esempio il colore. Diverse indagini di mercato hanno riscontrato che il consumatore tende a scegliere il formato di pasta dal colore più intenso e che non sia ruvido al tatto. L’errore in questo caso è credere che il formato di pasta con un giallo paglierino, che risulta più ruvido al tatto, sia qualitativamente inferiore.
In realtà non è affatto così. Il giallo paglierino, infatti, è indice di una lavorazione più accurata e di un’essiccazione eseguita tenendo conto dei valori nutrizionali della pasta. In questo modo, si riesce a trattenere maggiormente gli elementi qualitativi, che durante la cottura vengono preservati.

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La superficie ruvida, che spesso viene criticata, vi permetterà di trattenere con più facilità i condimenti, così da ottenere una miscela perfetta. Insomma, scegliere bene la pasta ci permette di servire in tavola non solo un prodotto di qualità, ma soprattutto qualcosa che soddisfi le nostre esigenze alimentari.
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