C’è stata una impennata nel costo che oggi dobbiamo spendere per l’acquisto, con aumenti della pasta che oggi sono estremamente alti.
Gli aumenti della pasta registrati nel corso degli ultimi anni sono davvero di quelli da fare cadere le braccia. Questo alimento specifico è italianissimo e rappresenta un tratto distintivo del nostro Paese. Da sempre riesce a realizzare il connubio tra qualcosa di buono da mangiare ed il basso costo che caratterizza una confezione di penne lisce o rigate, di spaghetti, di fusilli, farfalle o di qualsiasi altro tipo di pasta.
Eppure ora, esaminando gli aumenti della pasta, viene da pensare che sia stato sfatato un mito. Nel 2021 tale prodotto costava decisamente molto di meno. Ci sono stati dei rincari sistematici che hanno portato ad un innalzamento dell’esborso che ognuno di noi deve fare per comprarla al supermercato, al discount od in qualsiasi altro posto che esponga in vendita i diversi tipi di pasta esistenti. E tenetevi forti, perché gli aumento della pasta vi faranno sobbalzare.
Aumenti della pasta, il prezzo è impennato senza controllo
Se rispetto al 2022 adesso un chilo di pasta costa il 6% in più, è in confronto al 2021 che viene quasi da sentirsi male. Ventiquattro mesi fa infatti questo alimento era prezzato al 32% in meno, come fa sapere una apposita ricerca svolta da Altroconsumo. E quel che è peggio è che questi rincari sono ancora provvisori. Ci si aspetta insomma che i prezzi possano salire ancora in maniera ulteriore.
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I rapporti emersi riferiscono che un chilo di pasta aveva un costo medio di 1,28 euro a metà 2021. Con un aumento a 1,59 euro al chilo a metà 2022 e che si è poi assestato a 1,69 euro a metà 2023. Il prezzo più elevato c’era stato nello scorso mese di aprile, con 1,76 euro al chilo. Con la cosa che però ha coinvolto anche tanti altri generi alimentari, sia di prima necessità che non.
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E le brutte notizie non finiscono qui
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E poi ci sono altri prodotti che sono aumentati anche di circa il 50% rispetto a due anni fa. Infatti a questi aumenti corrisponde un rimpicciolimento delle confezioni. In generale però conviene andare a fare la spesa nei discount, dove è sempre vero quell’adagio che riferisce di come si riesca a risparmiare, anche se al netto di qualche compromesso.
Per esempio comprare pasta a marca esclusiva di quella catena di discount è possibile risparmiare fino quasi al 40% al chilo. E non c’è da meravigliarsi del fatto che possano esserci anche dei casi di speculazione alle spalle di tutto ciò che sta accadendo. Non c’entrano solo i rincari riguardo a crisi energetica, cambiamento climatico e guerra.